Il modulo di connettività 3G (3rd generation) potrebbe presto trovarsi sui portatili della Mela. Fino ad ora non erano stati adottati perché giudicati incompatibili con numerosi network.

Indiscrezioni dalla rete, in particolare dal blog di Computerworld, dicono che Apple stia cercando esperti in grado di occuparsi di un «Macintosh hardware with 3G wirless WAN card», praticamente un modem 3G (UMTS/HSDPA) che funziona con una SIM telefonica. L’ingegnere in questione dovrebbero lavorare per il Mac Hardware Group, ovvero la divisione che non si occupa di iPod touch o di iPhone.



A ciò bisogna aggiungere le notizie circolate la scorsa settimana in merito ad una serie di funzionalità per reti WWAN scovate nelle attuali build di test del futuro sistema operativo Mac OS X 10.6 “Snow Leopard”. Con tutta probabilità questa nuova soluzione hardware investirà quindi un portatile. Ma quale? Si consideri che le linee MacBook e MacBook Pro “Unibody” saranno prevedibilmente soggette ad un aggiornamento in occasione della WWDC (World Wide Developer Conference) di giugno, a circa otto mesi dal debutto. Allora un candidato ideale per la connettività 3Gpotrebbe essere il MacBook Air, che diventerebbe un vero e proprio sistema votato alla mobilità più spinta. Ma si tratta di un’ipotesi, e non è da escludere l’eventuale implementazione anche negli altri modelli oppure la comparsa di una nuova soluzione.



Il 3G non è una novità assoluta sul mercato, già da tempo Lenovo e Dell la offrono integrato nei notebook, ma a causa dei costi, della mancanza di una copertura sufficiente, della scarsa sicurezza e dei piani tariffari poco convenienti il 3G era rimasto un servizio di nicchia. L’anno scorso Ken Dulayer, vicepresidente ed esperto analista di Gartner, prevedeva che « Verso la fine del 2008, le nuove tecnologie ed i costi più contenuti avranno il potenziale di eliminare i problemi dell’acquisto per soluzioni integrate Wireless 3G nei notebook». Quindi che scheda 3G PCI Express minicard e sistemi portatili con 3G integrato diventeranno uno strumento indispensabile per tutti quei soggetti che rientrano nella categoria “moderate to extensive travellers” (chi viaggia spesso o abitualmente), ed integreranno chip capaci di combinare tecnologie multiple e frequenze differenti per consentire la compatibilità con quasi tutte le reti del mondo. Il vantaggio di questa innovazione , infatti, è liberarsi dalla costrizione degli hotspot per il WiFi e poter usare internet praticamente in qualsiasi luogo con la connettività a banda larga delle reti cellulari.



A dispetto di queste rosee previsioni c’è da considerare che in un contesto come quello Italiano, dove l’offerta 3G dei gestori è ancora arretrata, una novità del genere non sarebbe completamente apprezzabile.

Ora non rimane che attendere la mossa di Apple e, nel caso, la risposta degli operatori italiani.