Sono molte le novità che emergono dal Worlwide Partner Conference di New Orleans: da Office 2010 a Windows Azure, passando per il futuro di Vista. Che si profila nero. Infatti l’azienda di Redmond non ha fatto mistero di volerlo eliminare dal ricordo degli utenti e delle aziende, per sostituirlo con un Windows Seven che punta a integrare tutte le mancanze di Vista: un sistema operativo con molte novità sul piano tecnologico, stabile, largamente compatibile e richiesto dalla clientela.
Infatti, tutti gli interventi al microfono non sono stati clemnti verso il sistema operativo, che non ha fatto breccia nella clientela di Microsoft, rimasta attaccata a XP.
Oggi Microsoft tenta di giocare la carta del riscatto. I vari top-manager che si sono avvicendati sul palco hanno posto l’accento sulla gran quantità di nuove release di praticamente ogni prodotto targato Redmond: da Windows 7 a Office 2010, Azure, SharePoint, Dynamics, Windows Mobile, Windows Embedded, tutto verrà rinnovato nel giro dei prossimi 6-12 mesi. L’auspicio è che la ripresa economica, unita all’introduzione delle novità tecniche, invogli all’acquisto. Una spinta a indurre gli utenti a rinnovare.
Tra le novità principali c’è Windows Azure. Previsto in arrivo per l’autunno, è un sistema operativo a tutti gli effetti, anche se rivolto per fini specifici, di aziende e sviluppatori. Ci si collega ad Azure e si trova un ambiente con un set di servizi, applicazioni, spazio disco e potenza di calcolo. Come un computer completo e vestito di tutto punto, con gli strumenti di lavoro che servono, disponibile via internet a chiunque paghi il dovuto.
E da oggi sono noti anche i prezzi. Ci saranno tariffe a consumo e sconti per chi sceglie pacchetti semestrali. Microsoft chiederà 12 centesimi di dollaro all’ora per il computing, 15 centesimi per gigabyte per lo spazio disco e 10 centesimi ogni 10 mila operazioni su disco. Per la banda di rete il prezzo è di 10-15 centesimi per gigabyte trasferito. Dunque, un’informatica sempre più smaterializzata, perché l’utente utilizza risorse senza possederle, quando e quanto vuole, pagando in proporzione. Azure va nella stessa direzione della versione online di Office 2010, annunciata sempre Worlwide Partner Conference. In particolare, Azure sposta sui server di Microsoft, accessibili via internet, tutta l’intelligenza necessaria per usufruire di servizi per le aziende e programmatori (Live Services, Sql Services, .Net Services, Share Point Services e Dynamics Crm Services).