Ieri è stato presentato a San Francisco l’iPod Nano, un nuovo prodotto della linea iPod, che consente di scaricare video e di caricarli direttamente su YouTube, ma la vera sorpresa è stata la riapparizione in pubblico di Steve Jobs, dopo quasi un anno di assenza per ragioni di salute. Sulle sue condizioni si erano rincorse diverse ipotesi, che avevano anche avuto riflessi negativi sulle quotazioni di Borsa di della Apple, provocando anche una richiesta di informazioni da parte della SEC, la Consob americana. Ieri Jobs, che ha 54 anni, ha comunicato di aver subito cinque mesi fa un trapianto di fegato: «Ora ho il fegato di un ragazzo di un po’ più di vent’anni morto in un incidente d’auto e così generoso da aver donato i suoi organi», ha detto con voce incerta. Questa sua dolorosa esperienza personale lo ha portato poi, durante la conferenza stampa, a sostenere appassionatamente la causa della donazione di organi: «Senza questa generosità, io ora non sarei qui, così spero che tutti noi diventiamo altrettanto generosi e decidiamo di diventare donatori di organi». In margine alla conferenza, rispondendo a una precisa domanda di un giornalista, ha detto di non credere interessante per la Apple il mercato dei libri elettronici e, in genere, di essere convinto che siano preferibili strumenti generalisti a servizi molto specializzati, per i quali la gente è poco disposta a pagare. Ma, è stato osservato, non sarebbe la prima volta che Steve Jobs mostra disinteresse per qualcosa che di lì a poco la sua società immette, e con successo, sul mercato.



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