Fantascienza e tecnologia si incontrano nel rapporto “5 in 5” a cura di Ibm. Il gigante della tecnologia con una storia vecchia di un secolo sta infatti sviluppando nuovi approcci scientifici che letti sulla carta sanno di fantascienza pura, ma che invece potrebbero essere già attuabili fra cinque anni. 5 in 5 infatti sta ad annunciare proprio quelle ricerche tecnologiche che potrebbero essere realtà nel giro di cinque anni. Quella sicuramente più affascinante è quella relativa al controllo mentale di apparati tecnologici quali smartphones e computer. Di cosa si tratta? Secondo Ibm, sarà possibile fare una telefonata senza più bisogno di pigiare (o toccare come si fa con lo screen touch degli smartphones) i tasti numerici del telefonino. Voi pensate semplicemente la persona che volete chiamare e il vostro telefonino si attiverà per fare la chiamata. Stessa cosa con il computer: voi fissate lo schermo del vostro pc, pensate dove volete che il cursore vada a posizionarsi sullo schermo e quello si muoverà da solo. Il procedimento sarà applicabile a ogni tipo di procedimento, ad esempio sarà possibile fare a meno delle complicate password per accedere che spesso e volentieri si dimenticano pure. Si tratta di “bioinformatica”, una scienza che, assicura Ibm, porterà anche a utili applicazioni in campo medico, ad esempio per aiutare persone colpite da danni cerebrali o attacchi cardiaci. Ovviamente non si parla di telepatia e altre magie analoghe: ci vorranno degli appositi sensori applicati sulla parte della testa in corrispondenza del cervello che sono in grado di leggere l’attività elettrica del cervello stesso e in grado di riconoscere anche le espressioni facciali del volto, insomma percepire i pensieri e i desideri umani senza bisogno di fare movimenti con braccia e mani. In poche parole: energia elettrica auto prodotta. Ogni cosa, spiega Ibm, produce energia elettrica, e questi studi vogliono portare al concetto di corpo umano come generatore di energia elettrica. Le password ad esempio diventeranno inutili perché gli apparecchi tecnologici saranno in grado di riconoscervi. Tutta questione di “make up biologico” dicono all’IBM: le applicazioni diventeranno infinite, ad esempio per l’uso del bancomat. Basterà mettersi davanti alla macchiette senza inserire alcuna tessera.
A questo punto si dovrà pronunciare il proprio nome o guardare fisso in un minuscolo sensore che riconoscerà la vostra retina dell’occhio, unica e non uguale a quella di nessun altro. E la macchinetta sputerà i soldi. Dite la verità: sono scene già viste e straviste nei film di fantascienza. Diventeranno davvero realtà?