Tutti vogliono lo smartphone. E’ quanto dice una ricerca Ipsos che stima un aumento del 52% dei modelli venduti rispetto all’anno precedente: si è infatti raggiunta quota venti milioni di cellulari acquistati. E’ una autentica mania che ha conquistato gli italiani e con il prossimo mese di ottobre le cifre sono destinate a crescere. Sono in procinto di uscire infatti l’attesissimo nuovo iPhone5, il Nokia che presenta i primi esempi di Windows Phone, l’Androide 4.0 Ice Cream sandwich. Tutte nuove versioni di prodotti già esistenti che annunciano novità nei loro dispositivi e che presumibilmente gli italiani si precipiteranno ad acquistare per rinnovare il loro cellulare. Cresciuti dunque del 52% in un anno i possessori di smartphone, ma non solo: aumentate del 224% le ricerche fatte con il dispositivo mobile e aumentati anche gli acquisiti, il cosiddetto e-commerce, con 23% degli utenti in più che hanno comprato qualcosa tramite il loro telefonino. La tendenza che si profila è quella di un popolo di italiani che non si stacca mai dal proprio telefonino e dalla Rete: il 60% dei possessori di smartphone infatti lo ha sempre con sé e lo utilizza a casa, fuori casa e in ufficio. Lo usa per ascoltare musica, per guardare la televisione. Lo utilizza, secondo quanto hanno dichiarato gli intervistati dai ricercatori Ipsos, per impiegare i momenti morti della giornata, ad esempio guardando video. Youtube è la piattaforma più utilizzata, lo fa il 74% degli utenti. Non si scappa dalle applicazione per il web: chi ha uno smartphone in media ha 19 applicazioni diverse di cui quattro acquistate. L’Italia si adegua dunque alla tendenza planetaria di utilizzo degli smartphone: sono il 23% degli utenti coloro che ha fatto almeno un acquisto con il telefonino, più o meno come negli Stati Uniti dove sono il 29%, l’Inghilterra e la Germania a quota 28%. Molti di più dei francesi ancora fermi al 17%. Tutti i dati presentati nella convention organizzata da Google alla Triennale di Milano che non a caso si intitola “Think Mobile”: sembra che secondo quanto annuncia Morgan Stanely, gli smartphone si vendano oggi di più dei pc e dei notebook. 



Secondo il responsabile nazionale di Google, Stefano Maruzzi, “il fenomeno smartphone non è solo un fatto di costume ma costituisce – cambiando le modalità di relazione fra i vari attori della catena, aziende naturalmente comprese – un’opportunità per cambiare le regole del gioco in chiave business e concretizzare una reale un’opportunità di crescita per l’economia dell’intero Paese”.

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