Punto di riferimento mondiale per tutti gli appassionati di elettronica di consumo, anche quest’anno il Consumer Electronics Show (CES), che si è svolto al Las Vegas Convention Center dal 6 al 9 gennaio scorsi, non ha tradito la sua fama: 3.250 espositori, oltre 20mila prodotti presentati. In questa marea di applicazioni, innovazioni e gioiellini elettronici, alcune novità hanno maggiormente suscitato l’interesse di visitatori e di distributori.Ve ne offriamo un sintetico panorama scegliendo tra quelle che al momento sembrano più influenzare il mercato dei prossimi mesi.
Partiamo da un settore particolarmente vivace, che ha attirato l’interesse della maggior parte dei visitatori “clienti finali”, ovvero quello dei videogiochi. Indiscusso protagonista di questo CES2013, il “portable gaming”, prodotto di punta su cui si sono concentrati attenzione e investimenti di tutti gli sviluppatori. A guidare l’innovazione, il colosso californiano Nvidia, che ha svelato il suo Project Shield, console portatile basata sul processore Tegra 4 con 72 core grafici, il cui obiettivo è quello di espandere il mondo dei videogiochi basati su Android. Programma ambizioso per il quale si profilano però alcuni problemi ancora irrisolti legati ai rischi di prateria, alle dimensioni e al design della console. Altra novità presentata, il Razer Edge, tablet basato sul sistema operativo Windows 8 in grado di trasformarsi all’occorrenza in una console portatile. Dal “portable gaming” all’“home gaming” con la Steam Box, mini-pc prodotto da Steam con ottime prestazioni, ma prezzi da considerarsi ancora fuori mercato. Grande assente a Las Vegas, Ouya, chiacchieratissima console fissa basata sull’open source, con sistema operativo Android, ancora in via di sviluppo.
Altro settore di grandissimo interesse è quello degli smartphone. La novità è il display con risoluzione pari a 1080 pixel, che spiana la strada a smartphone con tecnologia Full HD: Sony Xperia Z e ZL, Ascend D2 di Huawei, Grand S di ZTE e il K900 di Lenovo, tutti svelati al CES. La tendenza degli sviluppatori, di pari passo con l’aumento della risoluzione, è quella di creare device con display sempre più grandi: la base è ormai 5 pollici ma si arriva sino ai 6.1 dell’Ascend Mate, esteticamente vicinissimo ad un tablet. Tra i produttori innovativi non poteva mancare all’appello Samsung, che ha presentato il suo concept-phone Youm, con display flessibile. Re assoluto dei sistemi operativi, Android: unica eccezione la scelta di Huawei, che sul suo smartphone W1 monta il sistema operativo Windows 8. Per quanto riguarda l’hardware la tendenza è ovviamente quella di realizzare processori sempre più potenti e vicini al mondo dei personal computer: Qualcomm ha svelato Snapdragon 800, quad-core con clock a 2.4 GHz che sarà in grado di riprodurre video fino a 4k e 30 frame per secondo. Infine Samsung con l’Exynos 5 punta agli 8 core, divisi tra quattro A15 a 1.8 GHz e quattro A7 a 1.2 GHz.
Passiamo ai tablet, che stanno conquistando il nostro mercato, ma le novità presentate a livello mondiale sono poche. A far brillare gli occhi ai visitatori ci ha pensato Panasonic con il suo tablet da 20″ ed una risoluzione di 4K: ma è solo un prototipo e i rumors ci avvertono che difficilmente vedrà la luce. L’obiettivo degli sviluppatori sembra infatti ora concentrato sull’abbattimento dei costi, rendendo così i tablet più accessibili e ampliandone quindi il mercato. In questa linea Acer ha presentato Iconia B1-A71, 7 pollici per un tablet low cost: 150 dollari. Prezzo sempre contenuto anche se superiore (249 dollari) per un’altra novità, l’Archos 97 Titanium HD con processore dual core e display retina (il medesimo di iPad di terza e quarta generazione). La palma di miglior tablet dell’esposizione va però a Vizio 10 con Tegra 4, Android Jelly Bean 4.2 e display retina, che purtroppo non sembra però destinato ad approdare sul mercato europeo.
Ultimo, ma non per importanza, settore analizzato, quello dei televisori. Il 3D, che aveva suscitato grande interesse nelle scorse edizioni del Ces, non ha avuto quel seguito che ci si aspettava e, ormai snobbato dai produttori, sta diventando una tecnologia obsoleta e invadente. Nonostante tutto, però, Toshiba persevera nella produzione di 3D autostereoscopico, ma i prezzi fuori dal mercato e le prestazioni il più delle volte dubbie hanno lasciato non pochi nodi da sciogliere ai possibili acquirenti. Per i televisori quindi la parola d’ordine a Las Vegas è stata OLED insieme all’ultra HD che sposta i limiti della risoluzione. Samsung ha presentato il suo OLED da 85″ con risoluzione 4K, 3D ed il processore quad-core a sostenimento della piattaforma di Smart TV sempre più fluida e funzionale. Anche LG ha regalato agli spettatori il suo OLED da 55″ con schermo curvo: per marzo sono attesi i primi prodotti con risoluzione 4K, ma non saranno certo alla portata di tutti, considerto che i prezzi oscilleranno tra gli 8mila e i 12mila euro. Anche Panasonic è entrata in competizione, con i suoi OLED 4K spessi poco più di un centimetro e realizzati con processi di stampa 3D, volti ad abbattere i costi di produzione e rendere i nuovi televisori accessibili a tutti, o quasi. Infine Toshiba, che per ora non ha abbracciato l’OLED ma ha pronta la produzione di televisori 4K. Tecnologia avanzata, quindi, quella OLED 4K, ma, vista anche l’assenza ad oggi di prodotti con risoluzione 4K nativa, usufruibile ancora per molto tempo solo da una élite di facoltosi acquirenti.