Monoidics è ufficialmente entrata a far parte del gruppo di Facebook: nella giornata di ieri il colosso californiano dei social network ha annunciato l’acquisizione della start-up italiana fondata da Dino Distefano, ingegnere informatico cresciuto in Italia ed emigrato in Inghilterra a Londra per mancanza di possibilità lavorative nel Bel Paese. Tra i fondatori di Monoidics figurano Dino Distefano, insieme al connazionale Cristiano Calcagno, all’inglese Peter O’Hearn e il coreano Hongseak Yang, i quali hanno realizzato il software dei software, ovvero Infer, in grado di effettuare un monitoraggio preventivo nei sistemi tecnologici, correggendo gli errori in tempo, impedendone così il default. Tra le aziende interessate a tale funzionalità troviamo colossi mondiali del calibro di Airbus e Mitsubishi, ma recentemente Facebook è stata la società con il maggiore interesse a bussare alla porta di Monoidics, proponendo alla start-up di essere integrata al social network. A spiegare il motivo per cui la società fondata da Mark Zuckerberg si sia così tanto avvicinata alla start-up, gli stessi dipendenti del sito in blu: “Monoidics produce il migliore software di analisi di altri software, in grado di identificare ed eliminare i bug. Ed è ciò che noi intendiamo utilizzare per le nostre applicazioni destinate ai dispositivi mobili“. L’apporto che Monoidics darà a Facebook sarà dunque incentrato a riscontrare ed eliminare eventuali difetti nell’analisi del social da piattaforma mobile. Un passo in avanti rispetto alla volontà del sito di Menlo Park nel creare un’applicazione degna per dispositivi mobili, e l’ennesimo successo tutto italiano realizzato da “cervelli in fuga”.



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