A navigare su Internet oggigiorno può succedere davvero di tutto. Un giovane americano ad esempio si è visto apparire sullo schermo mentre stava navigando un inquietante messaggio a firma dell’FBI: attenzione, ha letto l’uomo stupito, immagini di pedopornografia sono state individuate sul vostro computer. Il messaggio poi continuava con l’invito a pagare una multa altrimenti sarebbe stato denunciato. Spaventato. Jay Matthew Riley, visto che il messaggio non se ne andava e bloccava tutta la sua attività sul computer, si è recato presso il più vicino posto di polizia con tanto di computer a chiedere se ci fossero indagini sul suo conto. Quando gli è stato detto di stare tranquillo che su di lui non stava indagando nessuno tantomento per immagini pedopornogrtafiche, si è finalmente rivolto a un tecnico di computer che gli ha spiegato trattarsi di un virus purtroppo poco comune, un tipo di malware detto ransomware che attacca i computer bloccandone l’attività fino a quando chi casca nel trucco non paga la cifra richiesta. Purtroppo per il tizio non tutto è filato liscio: nel suo computer analizzato dalla polizia in effetti c’erano alcune immagini pedopornografiche. E’ il virus stesso che le installa nel computer che attacca per rendere più credibile la propria richiesta di pagamento. Il povero Riley si è visto così accusato di possesso di immagini pedopornografiche. Il danno e la beffa