Una promessa, quella fatta dai ragazzi di Cupertino che, se dovesse essere mantenuta, evolverebbe per sempre il mondo dei notebook: un’intera giornata con il computer acceso senza collegarlo al caricabatteria. Apple è decisa al salto di qualità con il suo nuovo MacBook Air (MBA) da 13 pollici, in commercio dallo scorso 10 giugno. Una promessa mantenuta? Secondo quanto emerso dalle esperienze dell’utenza, la versione con processore Intel Core i5 da 1.3 GHz ha dato davvero i frutti sperati. Il nuovo processore, denominato “Haswell” dagli ingegneri di Apple, viene montato sulla carrozzeria identica alla versione precedente, comprensiva inoltre dello stesso schermo con risoluzione 1440×900 pixel, primo dei due difetti del prodotto insieme alla mancanza di un’uscita HDMI. Tra le scoperte emerse dall’utilizzo del MBA, tre i punti fondamentali, che caratterizzano il nuovo prodotto della gamma dedicata ai computer di Apple in senso positivo. Il primo, una netta miglioria in termini di benchmark fatti con software, che, con la prova empirica di utilizzo, hanno registrato una resta del 10-20% migliore rispetto al suo predecessore del 2012. Secondo punto, il rinnovamento della GPU, più performante con Intel HD Graphics 5000 e 4 GB di RAM a basso consumo, che vanno a rendere il MBA in grado di essere utilizzato anche per il gioco e la gestione di foto e sopratutto video semi-professionali. Molto interessante, il drive di memoria allo stato solido da 128 GB SSD nella versione base, una quantità accettabile per 1.129 Euro di spesa, più veloce del 45% rispetto ai modelli prodotti in passato. Tutto ciò mette a disposizione un sistema in linea di massima molto più brillante anche con un processore leggermente più lento (la generazione dello scorso anno presentava 1.8 GHz). Infine, l’ultima delle tre scoperte, come detto da Ludwig Mies van der Rohe “less is more”, con meno si fa di più. Il processore Haswell gira più lento ma riesce ad ottimizzare il lavoro permettendo dunque di ridurre i consumi in termini di resa della batteria, e lo fa bene sia con il sistema operativo attuale, OS X 10.8 Mountain Lion, che con il prossimo OS X 10.9 Mavericks in uscita quest’autunno.    



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