iOS7, cosa fare prima di insallarlo? È arrivato. Accolto da critiche, sfottò e apprezzamenti, è finalmente disponibile l’aggiornamento di iOS7. Era da tempo che non si scatenava una tale euforia in rete: dalla ore 19 in punto di ieri, il nuovo sistema operativo per iPhone, iPad e iPod Touch, è l’argomento più discusso su tutti i social network, blog e quant’altro. Alla Apple va l’indiscusso merito di aver trasformato in un vero e proprio evento mediatico ciò che prima era semplicemente una routine da subire, facendo addirittura partire la gara tra chi avrebbe per primo concluso il tanto agognato aggiornamento. Non è ovviamente mancata l’ironia del web, che si è spaccato in due schieramenti: i fan più fedeli della Mela, eccitati ed euforici per il regalino da scartare, e gli “androidiani” che rispondevano a tanta trepidante attesa con pungenti sfottò. Attorno alle 20 però, un’ora dopo il lancio, il clima di felicità aveva lasciato spazio al nervosismo per la lentezza eccessiva del download del nuovo servizio: poco più di 700 megabyte scaricati, innumerevoli errori di connessione, conditi da mail da parte di sviluppatori che sconsigliano l’aggiornamento perché è compatibile con le proprie app. Insomma, una pioggia di lamentele: non proprio il massimo. È rimasto così inascoltato l’avvertimento di aspettare il mattino seguente per effettuare l’aggiornamento: tutti hanno voluto, e subito, godere di un privilegio nuovo di zecca. In rete si sprecano i commenti tra chi lo sta già utilizzando e ne è soddisfatto (nonostante le immancabili difficoltà della prima volta) e chi, sfortuna per lui, non è ancora riuscito a fare il salto di qualità. 



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