Presto prenderemo una semplice pastiglia e potremmo seguire, tramite una microcamera al suo interno, tutta la discesa dalla bocca sino allo stomaco, in una sorta di “tac” in tempo reale comandata dal medico (di fatto già da oggi è possibile farlo, peccato che la “pillola” costi migliaia di euro); e se in un futuro prossimo, potessimo avvalerci di piccoli droni telecomandati al fine di curare le nostre malattie? Ad esempio quelle degenerative, come il cancro? Gli scienziati della Penn State University sono riusciti in un’impresa INCREDIBILE: creare dei nano-motori ed inserirli all’interno di alcune cellule viventi, rendendo possibile di fatto manipolarle o polverizzare i contenuti nocivi al loro interno. Una notizia incredibile che potrebbe dar vita ad alcune ipotesi riguardanti nuove tipologie di diagnosi delle malattie e tipologie di cure inimmaginabili sino ad oggi. La via ora è QUASI libera: l’attualmente, infatti, occorre attraversare la fase di sperimentazione; il ricercatore Tom Mallouk ammette che ci vorrà circa un decennio o poco più, prima di poter adoperare tale soluzione all’interno di un essere vivente. Di seguito una dimostrazione video dei nano-motori a lavoro all’interno delle cellule.