L’Unione Europea potrebbe fare una multa di miliardi di dollari alla Apple per gli accordi fiscali in Irlanda, che sono al vaglio di un’indagine. Secondo quanto riportato dal Financial Times, l’inchiesta dovrebbe far emergere che Apple avrebbe ricevuto aiuti di Stato illegali con gli accordi fiscali in Irlanda. Si tratta di un’inchiesta, iniziata due anni fa, che riguarda una più ampia  sulle multinazionali e gli accordi fiscali stretti con alcuni paesi europei. Intanto Luca Maestri, il direttore finanziario della Apple, ha fatto sapere che «non c’e’ mai stato un accordo speciale, niente che possa essere considerato aiuto di Stato». Il colosso di Cupertino «non ha fatto nulla contro la legge», ha spiegato, aggiungendo: «siamo fiduciosi sul fatto che l’indagine mostri che non c’è stato alcun trattamento di favore».



Dopo i test di Apple per rispondere alle accuse di bendgate dell’iPhone 6 Plus, arrivano i test effettuati da Consumer Reports che ha messo a confronto iPhone 6 con altri smartphone. Il risultato? Gli iPhone 6 risultano fra i più resistenti. Il test eseguito si chiama “dei tre punti”: in pratica con i telefonino appoggiato a due estremità si applica una pressione su un terzo punto. Oltre all’iPhone 6, sono stati testati HTC One (m8), Samsung Galaxy Note 3, LG G3 e iPhone 5. Il test ha sottoposto i melafonini oltre la prova da 55 libbre di forza che era stata fatta dalla Apple: dieci libbre di forza per 30 secondi, e aggiungendo con incrementi di dieci libbre, e annotando quando i telefoni hanno cominciato a deformarsi, sino a quando lo schermo non è andato in frantumi. L’iPhone 6 Plus ha cominciato a deformarsi a 90 libbre di forza e con lo schermo e la cassa che si sono separati a 110 libbre di forza. Mentre l’iPhone 6 ha cominciato a deformarsi a 70 libbre di forza e si è spaccato a 100 libbre di forza. L’HTC One (m8) si è deformato a 70 libbre di forza e distrutto a 90 libbre. Samsung Galaxy Note 3 si è deformato a 150 libbre e distrutto a 150 libbre di forza. LG G3 si è distrutto a 130 libbre di forza, mentre l’iPhone 5 si è deformato e 130 libbre e distrutto a 150 di forza. Un altro aspetto che è stato evidenziato dal test è che, al contrario degli altri telefonini che hanno continuato a funzionare anche dopo la deformazione, il Nota 3 ha smesso di funzionare subito.



Anche questa volta, Samsung non si è lasciata sfuggire l’occasione per farsi pubblicità attaccando ironicamente  Apple. Stavolta ha creato un’immagine in cui prende in giro la Mela per il suo iPhone 6: il prodotto sponsorizzato è il Galaxy Note 4, da usare come base per il progetto dell’iPhone 7. Una chiara allusione che l’iPhone 6 sia una copia dei dispositivi Samsung. Così la società sud-coreana scrive: “Cara Apple, questo è un buon punto di partenza per l’iPhone 7″. Intanto si allungano i tempi di attesa per ricevere il tanto desiderato melafonino: il giorno dopo il lancio in Italia, i tempi di spedizione aumentano per chi lo acquista su Apple Store online. Per iPhone 6 da 4,7 occorre aspettare 5-7 giorni, mentre per il modello Plus dalle tre alle quattro settimane. Insomma per il phablet è necessario attendere un mese. Il servizio di preordini in tutti gli Stati dove il melafonino è stato lanciato, Italia compresa, risulta non disponibile. C’è, infatti, sulla pagina che permette di verificare la disponibilità, un messaggio che informa che è possibile prenotare da domani e tutti i giorni dalla mezzanotte sino alle 20, ma il servizio non funziona. Ma i tempi lunghi di attesa non riguardano solo l’Italia, anzi addirittura per il modello base negli Usa, in Inghilterra e anche in Francia i tempi si allungano dai 7 ai dieci giorni, mentre sono uguali per il modello Plus. (Serena Marotta)