Cosa fareste se aprendo il vostro Facebook scopriste che siete stati licenziati? Di sicuro non fareste come l’allenatore bosniaco Vladica Petrovic, orami ex tecnico del FK Drina Zvornik, squadra ultima in classifica nella Premier League bosniaca. Il simpatico allenatore in un pessimo periodo con la sua squadra, ha guardato il pc con il comunicato della squadra in cui lui veniva sollevato dell’incarico, ha addirittura osservato il commento di un tifoso sotto che scriveva “era ora” e cosa ha fatto? Il genio ha messo un like al comunicato, suscitando le ironie e simpatie della rete. Avrebbe potuto infuriarsi, minacciare di adire per vie legali e invece ha risolto tutto con un like. Certo, al momento ancora non esiste il tasto non mi piace, il tanto discusso “dislike”, e dunque grandi alternative non c’erano per rimanere sul diretto. Eppure la trovata dell’allenatore approfondisce un tema molto interessante come il lavoro ai tempi dei social: si può essere licenziati su Fb, si può commentare di tutto e si può anche prendere le distanze in maniera signorile. «Mi hanno contattato anche amici che non sentivo da tempo», racconta il mister poco tempo dopo. Ma se ci fosse stato il tasto tanto temuto e opposto in larga parte dagli utenti, sarebbe andato proprio così? Per ora non lo sapremo, ma sicuramente il tasto like può voler dire tante cose e assumere diversi significati, aumentando ulteriormente la potenza di questo social network sempre più all’interno delle nostre vite. “Like” o “dislike”?