Tesla motors, il colosso americano delle auto elettriche, il cui proprietario, Elon Musk, è recentemente apparso persino in un episodio della popolare serie “Big Bang Theory”, ha dichiarato, in risposta a un articolo di Bloomberg Businessweek sull’argomento, di non credere all’auto a guida autonoma di George Hotz, in arte Geohot, l’hacker che per primo applicò il jailbreak all’iPhone nel 2007. Intendiamoci, L’auto a guida autonoma, cioè senza pilota, guidata da un sistema tecnico informatico senza l’ausilio dell’intervento diretto umano, è già una realtà. Ne è prova la google car che da tempo scorrazza per tutte le strade del nostro pianeta alla ricerca di immagini da integrare nella propria mappa di navigazione virtuale. Quello che il comunicato stampa di Tesla intende contestare però, è la possibilità per un solo uomo con infrastrutture limitate di realizzare un progetto così complesso come quello su cui sia Tesla e quelli di Google stanno portanto avanti da diversi anni. Lapidario il commento del teami di Elon Musk: «Potrebbe funzionare come demo limitato su un breve percorso conosciuto». Tesla aggiunge che realizzare un’auto capace di prevedere il 99% delle possibili situazioni a cui il sistema andrebbe incontro è relativamente semplice, ma non garantirebe un livello di sicurezza sufficiente. L’obbiettivo è raggiungere il 99,9999%, cosa difficilmente realizzabile con i mezzi limitati a disposizione di George Hotz, secondo Tesla.