Il bug e down che ha colpito Steam la notte di Natale non rappresenta una prima volta assoluta per i videogiocatori abituati a cimentarsi nel multiplayer. Lo scorso anno qualcosa di simile accadde infatti agli utenti di Xbox Live e Playstation, anche in quel caso senza troppi danni. Ma cos’è successo di preciso nella notte tra il 24 e il 25 dicembre agli utenti che hanno provato ad utilizzare la piattaforma di Gabe Newell? I primi racconti sul web parlano di giocatori che inserivano le proprie credenziali su Steam venendo reindirizzati sui profili di altri utenti. Anche l’homepage dello Store della piattaforma si presentava con la lingua impostata a seconda della provenienza dell’user in questione e proprio questo, al netto delle smentite della compagnia ha fatto temere il peggio, ovvero che qualche scellerato avesse fatto acquisti al posto di qualcun altro. Fortunatamente sembra che così non sia stato, e che il bug di Steam sia destinato a finire fortunatamente nel dimenticatoio senza conseguenze.



Potrà sembrare un gioco di parole ma un bug nel sistema di Steam ha messo a repentaglio la privacy di milioni di utenti della piattaforma che si occupa di gioco multiplayer e prodotti digitali. Il disservizio si è verificato la notte di Natale, con alcuni utenti che hanno avuto accesso libero ed indiscriminato ai profili di altri utenti per circa un’ora. Se in un primo momento si era temuto un attacco informatico coordinato da hackers ben attrezzati, è stata la stessa Valve, società che gestisce la piattaforma di Steam, ad emettere un comunicato ufficiale in cui si descriveva quanto accaduto, eccolo:”Steam è tornato online e non si rilevano problemi. A causa di una modifica nella configurazione, ieri, un problema di cache ha consentito ad alcuni utenti di accedere a pagine generate per altri utenti, il tutto per un periodo inferiore a un’ora. La questione è stata risolta. Crediamo che, al di là della visualizzazione delle pagine, non sia stato possibile effettuare azioni non autorizzate con gli account, dunque non è richiesta alcuna azione da parte degli utenti“. Il rischio che qualche malintenzionato compromettesse mail e ordini sembra essere stato allontanato, ciò che è certo è che Steam dovrà aumentare i livelli di attenzione per non compromettere la propria immagine dopo quanto accaduto.

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