Sospesi per l’utilizzo su larga scala, i Google Glass sembrano avere decisamente più successo in ambito lavorativo. Come fatto sapere da Technology Review, gli occhiali intelligenti sarebbero già utilizzati dai medici di almeno 30 cliniche di 11 Stati americani grazie a un’app creata dalla start up Augmedix, ma la loro applicazione non si ferma qui. Secondo il Wall Street Journal, Google avrebbe consegnato la cosiddetta “Enterprise Edition” dei dispositivi a una cinquantina di aziende di diversi settori, dall’energia al manifatturiero. Anche la Boeing ha da tempo iniziato un programma con i Google Glass da utilizzare durante l’assemblaggio degli aerei.
Una nuova versione di Google Glass destinata interamente al mondo del lavoro. Sarebbe questo il piano di Big G secondo una recente indiscrezione diffusa dall’edizione online del Wall Street Journal. Dopo aver bloccato il programma “Explorer”, la prima generazione di occhiali intelligenti rivolta al mercato “consumer”, Google vorrebbe adesso lanciare una nuova versione solamente per imprese e grandi aziende: il quotidiano statunitense fa anche sapere che i nuovi dispositivi avrebbero la consueta “lente” a rettangolo curvato ma sarebbero privi di montatura. Questa verrebbe sostituita da un sistema per applicare il mini-computer su occhiali diversi.
Ancora troppo costosi per essere utilizzati su larga scala dalla gente comune, i Google Glass hanno un loro mercato in campo medico. Stando a quanto riportato da Technology Review sono già trenta le cliniche statunitensi di 11 divesti Stati americani che li usano grazie a un’applicazione creata dalla startup Augmedix. Gli occhiali smart permettono al medico di richiamare la cartella clinica, consultare i manuali e inviare il video della visita a un servizio che si occupa della parte burocratica, con un notevole risparmio di ore passata dai medici ad occuparsi delle “scartoffie”. Il servizio non è nemmeno così costoso come si potrebbe pensare. Ian Shaki, cofondatore dell’azienda nata all’università di Stanfors, spiega: “Il servizio costa poche centinaia di dollari al mese. Nel tempo risparmiato i medici possono visitare più pazienti, rispondere alle telefonate, richiedere i risultati ai laboratori”. In Italia è stata eseguita a marzo, a Torino, la prima operazione al cuore fatta usando i famosi occhiali tecnologici.