Sarà un umanoide a quattro zampe il prossimo assunto dalla protezione civile. Un prototipo di 80 chilogrammi per un metro d’altezza studiato per sapersi orientare nello spazio e supportare l’Ente nelle “mission” di maggior pericolo come disastri natirali, incendi, alluvioni, e incidenti. Dotato di un avanzato pacchetto di sensori HyQ2Max – questo è il suo nome – sarà in grado, attraversando perfino le zone contaminate da sostanze radioattive o nocive, di adattare la sua falcata ad ogni tipo di terreno e capace di caricare merci di ogni tipo, perfino materie pericolose.
Il robot è stato sviluppato da IIT – l’istituto italiano di tecnologia – dal 2010 ad oggi ed è solo uno dei tanti esempi dell’avanzata tecnologia meccanica made in Italy. L’Istituto, anche grazie a questo progetto, è entrato nella rosa di candidati presi in considerazione per la direzione del polo di ricerca di Rho che prenderà ben presto sede nell’area destinata, quest’estate, ai padiglioni fieristici di Expo. Ha inoltre stretto un accordo triennale con Moog – una società americana quotata al Nasdaq 100 per un fatturato di 2,5 miliardi di euro – per la cooperazione in un nuovo laboratorio di robotica atto allo sviluppo di HyQ2Max, al fine di renderlo in grado di affrontare ancora maggiori situaioni grazio all’incremento delle sue abilità motorie. Grazie a lei l’IIT raggiunge la quota di sei laboratori condivisi nel campo della microsipa ottica (3), della riabilitazione protesica (1), dei nuovi materiali (1). Moog è secializzata nella progettazione, produzione e integrazione di componenti per il controllo di precisione in areonautica, veicoli spaziali e macchinari automatizzati; materiale in uso di Formula 1 e dlla gran parte degli aerei civili.