Dopo lo stop di vendita e produzione del Samsung Galaxy Note 7, i phablet sono stati ritirati – o verranno ritirati nei prossimi giorni – con effetto immediato e questa volta non ci sarà, come nella passata questione che aveva aperto i dubbi sulla funzionalità del gioiello, una sostituzione con versione aggiornata dello smartphone. Ritiro totale e immediato, sembra davvero finita in maniera ingloriosa l’avventura (breve) del Galaxy Note 7. E ora Samsung cosa farà? per provare a rientrare, con calma, dell’enorme danno economico e di immagini, la proposta per gli utenti che avevano acquistato il phablet che avrebbe dovuto combattere l’iPhone 7 è legata a possibili sconti. Invece che avere in cambio un nuovo Note 7, i consumatori possono optare per un Samsung Galaxy S7 o S7 Edge, ricevendo la differenza di presso in denaro, oppure un totale e completo rimborso per la spesa effettuata sul phablet difettoso. Crisi nera e immagine a terra: ora starà a Samsun provare ad invertire la rotta.



Il Samsung Galaxy Note 7 ha sospeso tutto quanto era sospendibile: vendite, produzione, sostituzioni, tutto è stato fermato dalla casa madre coreana dopo i troppi problemi causati dai primi mesi di vendita dello smartphone fino a ieri di punta di Samsung per combattere l’iPhone di Apple. In sostanza, la crisi è nerissima con la borsa che affossa il titolo di Samsung con il 7% di perdite, mentre i consumatori di tutto il mondo stanno pensando ad un class action contro il Galaxy Note 7 per i problemi creati. Intanto, i vari brand collegati allo smartphone ora ritirato dal mercato mondiale annunciano di voler abbandonare la collaborazione: un esempio su tutti il visore Gear VR, realizzato con Oculus e Facebook che consente di vivere una realtà virtuale grazie a quei “ironici occhialoni” che però a livello operativo sono un vero passo avanti con la tecnologia. Ebbene, «fino a data da destinarsi, i dispositivi Galaxy Note 7 non sono da considerare compatibili con Gear VR», è il messaggio che appare nelle schermata iniziale dell’app Oculus, nel momento di accensione del Gear VR collegato al Samsung Galaxy Note 7. I guai insomma non finiscono mai in questo periodo per i rivali principali di Apple.



È cristi nera per la Samsung: Galaxy Note 7, dopo i guasti nei primi modelli venduti, le batterie che andavano a fuoco con rischi altissimi per la salute dei consumatori, ha sospeso la produzione e bloccato le vendite in tutto il mondo. Il modello di punta – assieme al Galaxy S7 – della casa Coreana viene dunque bloccato e non verrà più venduto in alcun punto vendita nel globo: decisione durissima ma che arriva a poche ore dall’udienza in cui Samsung è costretta a rispondere della guerra di brevetti con Apple, davanti alla Corte suprema americana. Potrebbe dunque essere vista come un tentativo di Samsung di “fare i bravi e ritirare i modelli difettosi” e risultare con un bonus di immagine nei confronti della Corte americana proprio per la guerra contro Cupertino. La risposta degli americani è positiva: «Dati i timori sulla sicurezza del Galaxy Note7, la sospensione delle vendite e delle sostituzioni è la mossa giusta», afferma Elliot Kaye, presidente della Commissione per la sicurezza dei prodotti, riporta il sito di Repubblica. «Restiamo impegnati a a lavorare diligentemente con le autorità per assumere le misure necessarie per risolvere la situazione. Dato che la sicurezza dei consumatori resta la priorità, Samsung chiederà alle compagnie telefoniche e ai rivenditori a livello globale di fermare le vendite e le sostituzioni del Galaxy Note7 mentre le indagini proseguono», recita la nota di Samsung che si concluda con un messaggio molto poco incoraggiante: in pratica per tutti i titolari di un Galaxy Note7 originale o di quelli già sostituiti, il consiglio è quello di “spegnerlo o comunque non usarlo”. Crisi nerissima, con il titolo in borsa di Samsung che oggi crolla a vertici bassissimi: 5% destinato a scendere ancora, la situazione in casa coreana non è certamente delle più rosee.

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