La Grande Guerra, tristemente celebre non solo per essere stato il primo grande conflitto mondiale della storia dell’umanità, ma anche per il modo in cui è stata combattuta gran parte del conflitto stesso: le trincee e la guerra di posizione. Con Battlefield 1 il team DICE cerca di riempire una casella spesso lasciata vuota dal mondo videoludico e cinematografico, e le carte in regola per riuscirci potrebbe averle davvero dopo essere divenuta celebre per saghe come Battlefield e Mirror’s Edge. La logorante guerra di posizione, con tanto di cariche di fanteria spesso quasi senza speranza, farà dunque da padrone nel nuovo prodotto di DICE, che prende una strada senza dubbio diversa rispetto al relativamente recente e non troppo apprezzato Battlefield 4. Abbandonata la frenesia alla Call of Duty e il mono-protagonista, in Battlefield 1 verranno vestiti alternativamente i panni di ben 5 soldati diversi impegnati in alcuni dei principali veri teatri di guerra, tra cui le Alpi, la Turchia e le pianure francesi. Un distacco netto rispetto al passato. Proprio i campi di battaglia sono ciò che per primo salta all’occhio, grazie al minuzioso lavoro realizzato dal motore grafico. Effetti atmosferici, polvere, sabbia, neve e paesaggi sapranno davvero catturare l’occhio del giocatore. Attenzione però a non farsi distrarre, perchè basteranno un colpo fortunato di mortaio, un affondo di baionetta o un colpo di “trench gun” (sorta di antesignano degli attuali fucili a pompa) per porre fine alla tragica epopea del personaggio. 



La campagna per giocatore singolo occuperà attorno alla dozzina di ore, il che, frammentato in differenti mini-storie, rende lo spazio individuale di ogni personaggio relativamente ridotto. Questa scelta però sembra aver pagato, poichè il team svedese è riuscito a concentrare in quelle poche ore delle storie piuttosto intense e toccanti, con protagonisti dalla personalità capace di rimanere impressa e dalle differenti motivazioni per essere scesi in quel vero e proprio tritacarne che è la guerra di trincea. Non mancherà inoltre la possibilità di controllare veicoli dell’epoca: traballanti aerei e goffi carri armati potranno aiutare il giocatore nella propria missione e saranno anche tra i coprotagonisti della nutrita modalità multiplayer. Qui spicca in particolare la nuovissima modalità Operazioni, quella che meglio di tutte riesce a rendere l’esperienza della guerra di posizione. Due fazioni si scontreranno in un grande campo di battaglia da conquistare tassello dopo tassello, e con diverse possibilità di gameplay a seconda che si giochi in ambienti urbani o extra-urbani. Gli assaltatori avranno a disposizione solo tre tentativi d’assalto verso ogni settore della mappa, ma negli ultimi due avranno aiuti sotto forma di veicoli e dirigibili. Alla fazione difendente l’arduo compito di rintuzzare gli attacchi. 



Battlefield 1 uscirà il 21 ottobre per PC, Playstation 4 e XboX One. Le versioni provate sinora hanno dato risposte davvero confortanti. Il comparto audiovisivo si mostra davvero di prim’ordine e coinvolgente, un’ottima cornice per le storie che il giocatore vivrà in prima persona. Anche in queste ultime, e nelle personalità dei protagonisti, si nota un buon passo avanti rispetto a Battlefield 4 e un riavvicinamento a quel Bad Company che aveva consacrato la serie. La modalità Operazioni, cuore del multiplayer, è l’ulteriore ciliegina sulla torta, risultando adeguatamente difficile e presentando un livello di sfida piuttosto variegato. Da provare.

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