Interpretare un classico “cattivo” è un tabù ormai sfatato nel mondo videoludico, e inevitabilmente il pensiero corre a vere e proprie perle come Dungeon Keeper o Overlord. Con Tyranny, Obsidian Entertainment vuole introdurre questo concetto anche nel mondo dei giochi di ruolo old school, per di più assumendosi il rischio non banale di ideare una proprietà intellettuale nuova di zecca. Abbandonati i Forgotten Realms (dopo le saghe di Baldur’s Gate e Icewind Dale e dopo Neverwinter Nights 2), l’universo di Star Wars (dopo Knight of the Old Republic 2) e l’America post-apocalittica (dopo Fallout New Vegas), Tyranny trasporterà il giocatore in un’epoca assimilabile a una via di mezzo tra età del bronzo ed età del ferro, con inevitabili spruzzate di fantasy. 



Il mondo nel quale il personaggio si muoverà è stato sconvolto da una serie di guerre intestine lunghe ben 400 anni, al termine delle quali a emergere vittorioso è Kyros il Signore della Guerra, che domina con pugno di ferro in guanto…di ferro o di velluto, a seconda delle necessità e delle eventuali sacche di resistenza incontrate. Se credete che il vostro ruolo sarà appunto quello di un oscuro resistente destinato a far capitolare il tiranno, resterete sorpresi: colui (o colei) che interpreterete sarà, anzi, un vero e proprio emissario d’alto rango di Kyros, un Fatebinder. In questi panni avrete poteri molto ampi sulla popolazione del regno e sulle sue organizzazioni civiche e paramilitari, e spesso la vostra parola sarà legge consentendovi di calarvi nei panni di giudice, giuria e boia. Vi muoverete inizialmente in una regione in tumulto, una delle ultime ancora non completamente sotto il controllo di Kyros e la cui situazione è resa ancora più difficoltosa da una faida interna tra due degli aiutanti di più alto rango dello stesso Signore della Guerra. Obsidian promette che il mondo di gioco potrà essere plasmato e mutato anche profondamente dalle vostre azioni, fattore su cui la software house ha voluto puntare moltissimo. Come negli illustri “progenitori” citati a inizio articolo, e in particolare come il precedente successo di Obsidian Pillars Of Eternity, anche in Tyranny avrete la possibilità di reclutare PNG per formare un gruppo, ma questa volta il sistema di gioco risulta “classless”: anzichè scegliere la carriera/classe ad inizio avventura, il vostro personaggio e i suoi compagni affineranno abilità differenti a seconda del vostro stile di gioco, e delle scelte che effettuerete durante il lungo viaggio nel mondo dominato dalle armate di Kyros. 



L’uscita di Tyranny è prevista per oggi, giovedì 10 novembre, e almeno per ora sarà un’esclusiva per PC (con Windows e Linux) e Mac. Le anteprime mostrano un gameplay che prende certamente spunto da prodotti Obsidian vecchi e nuovi, e in particolare da quel Pillars of Eternity salutato all’epoca con molto favore da pubblico e critica. Cruciale, ancora una volta, sarà la pausa tattica, utilizzabile dal giocatore a suo piacimento e fondamentale per poter dare i giusti ordini al proprio gruppo durante il combattimento. I compagni reclutati non saranno solo “carne da macello”: un uso intelligente e combinato delle loro abilità potrà infatti rendere più facile anche scontri apparentemente impervi. La visuale è isometrica, una scelta in piena continuità non solo con Pillars of Eternity ma con numerosi giochi di ruolo vecchia scuola, di Obsidian o concorrenti (basti pensare anche a concorrenti illustri come i due Divinity Original Sin). Insomma, gli ingredienti per far felici gli amanti dei giochi di ruolo vecchia scuola sembrano davvero esserci tutti.

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