Distruggi il sistema. Questo, o espressioni simili ma più colorite, è il tipico mantra di numerose culture e sottoculture, e a questo si è ispirata la software house Ubisoft per Watch Dogs 2, seguito del piccolo gioiello open world del 2014. Il sistema in questione da distruggere risponderà ancora una volta al nome di CtOS, rete informatica e sistema operativo omnicomprensivo di sorveglianza e controllo di tutti i servizi automatizzati cittadini. 



Nel primo Watch Dogs il protagonista, un hacker di nome Aiden, si trovava ben presto di fronte a un intrigo più grande di lui, costretto a muoversi rapidamente in una Chicago sempre sotto l’occhio del CtOS e della corporazione che lo aveva creato, la Blume. In questo atteso seguito Ubisoft apporta numerosi cambiamenti che abbracciano un po’ tutti i settori nevralgici del gioco, a cominciare dal protagonista: non più un hacker adulto e solitario come l’Aiden Pearce del predecessore, ma un adolescente ben integrato nella cultura e nella socialità moderna: Marcus Holloway, anch’egli membro dell’organizzazione clandestina DedSec già incontrata nel primo capitolo. La vita di Marcus viene sconvolta dall’essere schedato per errore nel CtOS 2.0 come criminale, circostanza che lo spinge definitivamente all’azione per cercare di demolire quel simbolo di oppressione totale. Cambia anche l’ambientazione, passando da una cupa Chicago a una più variegata riproduzione in scala ridotta di San Francisco, culla della Silicon Valley e della rivoluzione tecnologica del XX secolo. Con un protagonista più giovane gli intrecci più oscuri e sordidi del primo capitolo stonerebbero, e proprio per questo la nuova fatica Ubisoft vanta un tono generale indubbiamente più leggero e scanzonato, con in più una maggiore sterzata verso l’esplorazione libera. La software house assicura infatti di aver fatto tesoro delle critiche rivolte al primo Watch Dogs, e di aver reso ben più variegate le possibili attività extra da poter svolgere, che ruotino attorno a combattimento, parkour o hacking. Insomma, se queste promesse dovessero trovare riscontro nella versione finale di, difficilmente il giocatore proverà quel saltuario senso di noia e ripetitività che a volte finiva per permeare il primo esponente della saga. 



Watch Dogs 2 sarà disponibile per Playstation 4 e XboX One a partire da oggi, martedì 15 novembre, mentre la versione per PC vedrà la luce a partire dal 29 novembre. I primi video trailer e le prime versioni giocabili sembrano davvero confermare il cambio di rotta deciso da Ubisoft. I colori di questa San Francisco digitale sono più vivaci rispetto alle più tenui e fumose atmosfere della Chicago di Watch Dogs 1, e la stessa cosa può dirsi (in senso ovviamente figurato) del carattere del protagonista, più forte e spiccato rispetto al più asettico Aiden Pearce. Passi da gigante si possono vedere anche nell’hacking, passato dalla semplice pressione di pochissimi tasti buoni per tutte le stagioni a differenti mini-giochi a seconda di ciò con cui si tenta di interfacciarsi. Si potrà infatti prendere il controllo in varie misure e maniere di telefoni, terminali ATM, semafori, automobili e tanto altro, sfruttandoli a proprio vantaggio nello svolgimento delle varie missioni. Maggior cura è stata posta anche nel motore fisico, importante soprattutto nelle sezioni di guida, pur senza arrivare a un realismo simulativo che stonerebbe con il genere del gioco. Insomma, non mancano le premesse per un netto miglioramento rispetto al pur apprezzato Watch Dogs.

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