Dopo l’attivazione della crittografia end to end da parte di Whatsapp ecco come verificare la novità nel servizio di messaggistica istantenea. Da ieri Whastapp non potrà più decifrare i messaggi di tutti gli utenti, anche in presenza di una richiesta delle autorità. E International Busuness Times spiega che un pop up giallo permette di saperne di più sulla crittografia end to end e di verificarne il reale funzionamento attraverso la scansione di un codice QR. Ecco i passaggi da seguire per ogni chat: ” PRIMO STEP: Fate click sul messaggio di colore giallo e dal menu apertosi selezionare conferma. SECONDO STEP: Il dispositivo restituirà sullo schermo un QR Code che il contatto della chat dovrà scannerizzare a patto di trovarsi vicino a noi. Si potrà anche effettuare uno screenshot da mandare al contatto per farlo scannerizzare, utilizzando ad esempio la fotocamera dello smartphone e l’immagine visualizzata da desktop con WhatsApp Web. TERZO STEP. Fatto eseguire lo scan del codice all’interlocutore, anche noi dovremo fare lo stesso con il suo QR Code. ATTENZIONE: Se i due contatti non sono vicini tra loro, non possono scannerizzare a vicenda il QR Code o non possono fare uno screen è possibile confrontare la stringa di numeri visibile sotto al codice a barre tridimensionale che dovrebbe essere uguale su entrambi i dispositivi”.
C’è il caso Apple-Fbi dietro la crittografia end-to-end di Whatsapp, la novità delle chat protette partita ieri sul servizio di messaggistica istantanea. Whastapp non potrà più decifrare i messaggi di tutti gli utenti, anche in presenza di una richiesta delle autorità. La novità era in cantiere già da qualche mese ma quanto accaduto tra la Apple e l’Fbi ha sicuramente contribuito ad aumentare il livello di sicurezza del software di messaggistica gratuita. Il fondatore di Whatsapp, Jan Koum, ha spiegato la nuova crittografia end-to-end così su Facebook, come riportato da Il Sole24ore: “Riconosciamo il lavoro importante delle forze dell’ordine nel tenere le persone al sicuro ma gli sforzi per indebolire la cifratura dei dati espongono le informazioni delle persone all’abuso di cybercriminali, hacker e Stati canaglia. Sono due anni che lavoriamo per dare alle persone una migliore sicurezza per le loro conversazioni su WhatsApp. Sono orgoglioso che il nostro team abbia raggiunto questo traguardo: d’ora in poi ogni messaggio, foto, video, file e messaggio vocale inviato sarà criptato di default se il mittente e il destinatario useranno entrambi l’ultima versione della nostra applicazione. Anche le chat di gruppo e le chiamate vocali saranno criptate”.
E’ partita ieri una grande novità per tutti gli utenti di Whatsapp: la crittografia end-to-end. L’aggiornamento del più grande software di messaggistica gratuita ha reso felici molti utilizzatori, ma ha fatto luce anche su un particolare finora sottovalutato. L’introduzione della crittografia end-to-end comporta che da ieri Whastapp non potrà più decifrare i messaggi di tutti gli utenti e questo anche in presenza di una richiesta delle autorità. Tuttavia, questa introduzione nel software indica anche che finora Whatsapp non solo era in grado di decifrare i messaggi, ma poteva anche fornire i dati su richiesta della Polizia. Secondo Il Giornale, si tratta di una novità ideata in seguito al recente scandalo che ha coinvolto la Apple e l’FBI in merito alla cattura di un importante criminale. L’informativa ufficiale dell’azienda sottolinea che l’introduzione della crittografia end-to-end è stato un atto dovuto verso i milioni di utenti che condividono tramite il software informazioni personali. “Quando crittografati end-to-end, messaggi, foto, video, messaggi vocali, documenti e chiamate non possono finire nelle mani sbagliate. La crittografia end-to-end di WhatsApp è disponibile quando tu e i destinatari dei tuoi messaggi utilizzate le ultime versioni della nostra applicazione”. Il dubbio che gli operatori di Whatsapp possa comunque avere accesso alle informazioni degli utenti viene sfatata sempre dal comunicato ufficiale che garantisce l’assoluta segretezza. I messaggi sono protetti con un lucchetto, e solo tu e il tuo destinatario avete la chiave speciale necessaria per sbloccarli e leggerli. Per una maggiore protezione, ogni messaggio inviato ha un proprio lucchetto e una propria chiave unici. Tutto questo avviene automaticamente: non c’è bisogno di attivare alcuna impostazione o creare speciali chat segrete per proteggere i messaggi”.
Sono diversi i dubbi che stanno sorgendo nelle menti degli utenti di Whatsapp in seguito all’introduzione della crittografia end-to-end. Prima fra tutti è la versione del software in grado di supportare la nuova funzionalità. Secondo alcune indiscrezioni, riportate da Tecnocino, tutte le versioni precedenti alla 2.12.548 saranno escluse dalla modalità avanzata della crittografia end-to-end e sarà quindi necessario procedere all’aggiornamento con una versione più recente per poter usufruire della nuova caratteristica. E’ bene ricordare inoltre che per usufruire della funzionalità entrambi gli utenti dovranno avere la release aggiornata. In caso contrario quindi, il messaggio rientra nel database sfruttato finora che rende visibili i dati dei due diversi utenti che si stanno scambiando messaggi.
Ecco dunque la crittografia end-to-end, la grande novità attesa da tempo è arrivata finalmente: dopo anni di polemiche e le ultime settimane passate a livello internazionale a discutere della privacy dei contenuti sull’asse Apple-FBI dopo il caso di San Bernardino. Ebbene, dal prossimo aggiornamento WhatsApp ha introdotto crittografia end-to-end, questa particolare crittografia per proteggere e rendere definitivamente private le proprie chat scritte o vocali, ovviamente in maniera facoltativa tra le opzioni. La crittografia delle comunicazioni cellulari e dei dati contenuti all’interno dei dispositivi mobili è diventata come dicevamo un lungo tema di discussione quotidiana dopo il caso Apple vs Fbi dopo la strage Usa. In tutte le comunicazioni da oggi dunque sulla principale app di messaggistica instantanea mondiale vi sarà la possibilità di scegliere se attivare o meno la crittografia end-to-end, intra e inter-piattaforma, indipendentemente dallo smartphone utilizzato. Il nuovo aggiornamento è infatti fin da subito disponibile sia per iOs, che per Android e Windows Phone: a marzo aveva cominciato ad alzarsi la polemica riguardo alla mancanza di privacy su WhatsApp e circolavano le prime voci con l’intenzione di crittografie le chiamate vocali, ma ora si è fatto ben di più. Ecco le parole della società WhatsApp per spiegare la decisione mondiale: «L’idea è semplice: quando spedisci un messaggio, l’unica persona che lo può leggere è la persona o la chat di gruppo alla quale hai mandato il messaggio. Nessuno può vedere il messaggio. Non i cyber criminali. Non gli hackers. Non i regimi oppressivi. Nemmeno noi”, viene spiegato nel comunicato ufficiale. “La crittografia end-to-end aiuta a rendere le comunicazioni via WhatsApp private, una sorta di conversazione faccia a faccia». Ricordiamo che la crittografia end-to-end con il nuovo aggiornamento disponibile da oggi sarà attivata di default per tutti i dispositivi.