Esce finalmente oggi, giovedì 16 giugno per le principali console e “Valentino Rossi The Game”, titolo della software house italiana Milestone. Senza entrare nel merito delle polemiche sulla scelta di legare il gioco ufficiale del motomondiale ad un singolo pilota, decisione che ha prevedibilmente scatenato accese discussioni tra gli utenti, possiamo senza ombra di dubbio affermare che si tratta dell’opera più ambiziosa dei ragazzi dell’azienda fondata da Antonio Farina, con un’offerta in termini quantitativi davvero imponente. Oltre infatti alle classiche modalità già presenti nel precedente MotoGp 15 (gara singola, campionato, prova cronometrata, disponibili peraltro anche con una selezione delle vecchie ma mai dimenticate dagli appassionati 125, 250 e 500 cc) ci sono tutte le novità legate alla voce VR46World e una carriera rivisitata. In Rossi Experience si possono rivestire i panni del campione di Tavullia in venti eventi scelti tra i tanti che lo hanno visto protagonista, a partire dai primi successi con l’Aprilia 125 sino agli ultimi trionfi in Yamaha. Tutti i momenti chiave sono commentati con brevi filmati dallo stesso pilota. In Sfida the Doctor si corre per battere i suoi tempi sui diversi tracciati e c’è anche una componente online per la competizione con tutti gli altri centauri virtuali, con piste e moto che cambiano periodicamente. Gli eventi speciali ci portano invece nell’universo di Rossi al di fuori del motomondiale, con alcune guest star come Mauro Sanchini o Tony Cairoli: possiamo cimentarci così sullo sterrato nella Flat Track (anche nel mitico Ranch perfettamente riprodotto), nelle gare di rally a Monza a bordo della Ford Fiesta, nelle gare di drift con la Ford Mustang e nelle prove di velocità con la Yamaha R1M a Misano. Non manca poi una Rossipedia, che come lascia intendere il nome, è una sorta di mini enciclopedia per scoprire aneddoti e curiosità sul fenomeno italiano.
E’ innegabile comunque che il cuore pulsante del titolo sia sempre costituito dalla Carriera, nella quale come al solito, dopo aver creato il nostro alter ego, possiamo tentare la scalata alle vette della MotoGp, partendo dalla Moto3 e dalla VR46 Riders Academy. L’innovazione più rilevante è l’introduzione di un elemento ruolistico: le nostre abilità, infatti, miglioreranno gara dopo gara grazie alla conquista di punti esperienza che andranno spesi in una delle seguenti aree: posizione corpo, controllo in curva, controllo accelerazione, frenata, abilità sul bagnato e condizione fisica. Ma una volta scesi in pista com’è questo VR The Game? Diciamo che l’esperienza complessivamente è varia e soddisfacente anche se ci sono discipline più curate di altre. L’IA sembra migliorata rispetto allo scorso anno, permane però in alcuni casi l’effetto trenino in traiettoria e poca aggressività in determinati frangenti. Apprezzabile la maggior cura riposta nell’interfaccia e nei menu, completamente ridisegnati e molto più gradevoli che in passato. Dal punto di vista grafico il titolo rivela dignitoso, è mancata una vera evoluzione pur se c’è stato un lavoro lodevole sulle animazioni. Sonoro discreto senza particolari sorprese e con le ormai classiche introduzioni di Guido Meda. Segnaliamo infine che su console i caricamenti a volte sono un po’ lunghi.