Possessori di Playstation 4, allacciate le cinture e preparatevi a fluttuare a gravità zero. Dopo essere sbarcato a fine marzo su PC Adr1ft si prepara a mettersi a disposizione dei possessori della consolle targata Sony, promettendo di coinvolgere anche questi ultimi nelle sue particolari e claustrofobiche atmosfere. Adr1ft è stato battezzato fin da subito come una First Person Experience, in contrapposizione alla più celebre sigla FPS per First Person Shooter. 



Scordatevi le scorribande spaziali di Duke Nukem o Doom, nell’opera d’esordio del team Three One Zero non potrete e non avrete bisogno di sparare neanche un colpo. Impersonerete infatti Alex Oshima, una giovane ma brillante astronauta a capo di una missione spaziale sulla stazione Han IV, e già all’inizio capirete che la stazione stessa è stata pesantemente danneggiata da un misterioso incidente, del quale Alex sembra apparentemente l’unica sopravvissuta. Con i sistemi di gravità artificiale e di purificazione dell’aria irrimediabilmente danneggiati, l’unica speranza di sopravvivenza di Alex è legata alla sua tuta spaziale. Quest’ultima, costruita con una tecnologia molto avanzata, risulterà però danneggiata, costringendovi a cercare ricariche d’ossigeno con grande frequenza per evitare la morte per soffocamento. La coraggiosa astronauta dovrà dunque vagare per la stazione ormai ridotta a un semi-relitto, cercando di comprendere cosa abbia potuto causare il disastro e tentando allo stesso tempo di crearsi una via per tornare sulla Terra. Adr1ft è concepito puntando molto su trama, atmosfera e comparto grafico, riducendo notevolmente gli elementi di gameplay e il ritmo del gioco. Manovrare Alex non sarà affatto semplice: da una parte dovrete esplorare la stazione per capire cosa sia accaduto e cercare un modo per tornare a casa, dall’altra dovrete lottare contro l’assenza di aria e gravità fluttuando in maniera molto lenta e imprecisa. Riuscirete a capire cosa si nasconde dietro il disastro della stazione Han IV e a tornare a casa prima di esaurire completamente le scorte d’aria? 



Inizialmente un’esclusiva PC, Adr1ft dal 15 luglio sarà disponibile anche su Playstation 4, con una versione per Xbox One già in cantiere e prevista per la seconda metà del 2016. L’elemento di punta di Adr1ft è senz’altro l’essere uno dei primi giochi a vantare un legame a doppio filo con Oculus Rift, il sistema di gioco in realtà virtuale ideato e costruito dalla Oculus VR (dal 2014 di proprietà di Facebook). È proprio con Rift che il prodotto di Three One Zero dovrebbe sprigionare tutto il suo potenziale immergendo totalmente il giocatore nell’esperienza di gioco. Questo è in realtà vero solo in parte, poichè certamente i fortunati possessori di Rift vedranno migliorare la resa multimediale del gioco, ma il suo essere “pioniere” di questo tipo di integrazione fa sì che questo FPX non sia immune da rischi di nausea o disorientamento per chi dovesse giocarlo con l’Oculus. Il gioco pecca inoltre di longevità vantando un tasso di rigiocabilità purtroppo praticamente nullo. Adr1ft, insomma, non è per tutti: il suo ritmo molto lento e compassato, le sue meccaniche quasi più da puzzle game che non da gioco d’azione e la sensazione di monotonia latente potrebbero scoraggiare numerose frange di videogiocatori, attraendo d’altra parte un gruppo di altri tipi di giocatori, inevitabilmente più ristretto ma che magari cerca qualcosa di diverso dai più frenetici FPS classici o da horror più truculenti come Penumbra, Alien Isolation o Outlast.

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