Dalle geniali menti di Double Fine Productions arriva Headlander, un particolare platform a scorrimento orizzontale con premesse narrative piuttosto originali. Protagonista del gioco è infatti un uomo, o per meglio dire, una testa d’uomo.

Sì, perché con Headlander (un nome non proprio casuale) il giocatore si troverà a dover controllare l’ultimo uomo rimasto nell’intero universo. Sprovvisto del proprio corpo e dotato letteralmente della sua testa soltanto, il protagonista si farà strada lungo diversi pianeti del sistema solare scoprendo poco a poco un mondo diverso da come lo conosciamo, con macchine che hanno preso il sopravvento e creature aliene mai viste prima. Anche in questo non mancherà all’appello il solito stile ironico e dissacrante dei ragazzi di Double Fine, il cui obiettivo con questo nuovo progetto è stato quello di creare un gioco divertente e dai toni spensierati. Sfruttando un casco speciale capace di avvitarsi sugli altri corpi robotici e prenderne il controllo, il giocatore dovrà superare livelli sempre più impegnativi e soprattutto differenti l’uno dall’altro: data la moltitudine dei corpi robotici controllabili, la varietà che offre Headlander è anche uno dei suoi principali punti di forza. Le meccaniche di base rimangono però le stesse dei classici platform di Double Fine Productions: una buona dose di platform unita a qualche piccola ma funzionale componente action. Queste premesse ludiche basilari ma intriganti faranno da collante ad un mondo di gioco originale e dallo stile retrò-futuristico che in qualche modo conferma l’impronta sempre riconoscibile di Double Fine. Disponibile a partire da oggi, martedì 26 luglio, Headlander è già prenotabile nei negozi digitali di PS Store e Steam rispettivamente per PlayStation 4 e PC.



Pur non avendo mai attirato a sé grandi attenzioni mediatiche, il nuovo progetto di Double Fine in dirittura d’arrivo negli store digitali ha saputo come richiamare un buon numero di potenziali giocatori. Già in sede di anteprima la critica specializzata ha definito Headlander un titolo che brilla per la sua verve stilistica ed i suoi toni ironici, caratterizzati peraltro da un’ambientazione che richiama il fantasy di fine anni ’70 in una veste curiosa e intrigante. Headlander sembra quindi un gioco capace di catturare per il modo con cui si presenta agli occhi del pubblico, richiamando la sua attenzione con colori vivaci ed una personalità quantomeno bizzarra. Fin dalla demo presentata in occasione dell’E3, autorevole fiera del settore, il pubblico ha però maturato di pari passo anche diverse incertezze, quali l’effettivo livello di sfida proposto dell’avventura e la profondità del gameplay stesso. Molti di questi dubbi verranno probabilmente fugati solo da un’attenta analisi del prodotto finito e reso disponibile sul mercato (ormai manca davvero pochissimo), in assenza del quale ogni perplessità è frutto di impressioni a caldo per forza di cose non confermate. Fatta eccezione per questi punti bui, Headlander ha però tutte le carte in regola per confermare ed eventualmente superare le aspettative dei fan: dopotutto l’ironia e la comicità implicita nell’avventura sono certezze piuttosto assodate.



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