Ancora non è uscita la release definitiva e Pokemon Go ha già conquistato tutti. Su Twitter sono tantissimi i commenti da parte del pubblico che dal preload lancia anche diversi screenshot uniti a commenti e anche a idee su questa rivoluzionaria app lanciata da Nintendo. Sicuramente a breve con l’uscita del download completo ci sarà anche la possibilità di vedersi raddoppiare anche i post sui social network. Tra i commenti spunta anche quello dello youtuber Matt Zeero che scrive: “Si vi odio tutti, ma stavolta sono dei vostri. prendiamo ogni singolo Pokemon nel mondo. #PokemonGo“, clicca qui per il tweet e i commenti del pubblico.



Tornano a far parlare di loro i Pokemon con l’esplosione della nuova app della Nintendo Pokemon Go. Questa permette di fare davvero tante cose divertenti anche se siamo nei giorni di pre-download. La sensazione però è che questa possa davvero durare poco ed essere quindi come si dice in questi casi non troppo longeva. La giocabilità è veramente divertente con delle situazioni particolari che permettono di calarsi nel mondo dei Pokemon. Il problema diventa il fatto che dopo essere stata utilizzata per qualche giorno inizia ad essere noiosa e statica. Almeno questo è quello che pensano i fan leggendo su Twitter i loro commenti. Staremo a vedere con l’uscita della release definitiva se l’app riuscirà a durare oppure se sarà solo un fenomeno passeggero.



Se vi dicessimo che con Pokemon go si sono viste in queste ore fiumane di ragazzi nerd fiondarsi dentro alcune chiese sparse per il mondo, ci credereste? No, solo se non conosceste le potenzialità dell’ultima app Nintendo in collaborazione con Google Maps (in questo caso datevi una lettura qui sotto). Rispondereste invece sì se ci avete almeno una volta provato in questi gironi di pre-download di Pokemon Go: infatti è successo che alcuni ragazzi si sono diretti dentro ad alcune chiese, non certo per una improvvisa chiamata di conversione (purtroppo si potrebbe dire) ma perché dalla app risultava che Pikachu o chi per esso era “nascosto” dentro agli edifici sacri. Molti punti religiosi, a causa della grandezza dell’edificio, sono accessi PokeStop o semplici palestre Pokemon dove gli allenatori possono prendere e catturare i mostriciattoli più pazzi della storia manga. Sembra assurdo ma è tutto vero, questa volta, e non stiamo parlando della bufale sul povero Adinolfi…



Pokemon Go, ovvero il delirio in metà mondo occidentale: l’applicazione che sta per uscire su tutte le piattaforme il 15 luglio, per chi è stato già in grado di scaricarla, sta significando una realtà completamente cambiata, visto che grazie all’interfaccia su Google Maps è possibile andare letteralmente in giro per le proprie città e trovare i vari Pokemon sparsi per continuare il gioco virtuale sullo smartphone. Una realtà aumentata che rischia però di portare non solo alla dipendenza ludica, da non sottovalutare, ma anche alla sbadataggine pericolosa per strada. Se già camminare con la faccia solo schermo è pratica ormai super diffusa tra molta parte della popolazione, cercare in più di catturare i Pokemon sparsi potrebbe rivelarsi un pericolo. Sul Washington Post la polizia Usa e quella in Australia hanno voluto avvisare – oltre alla stessa Pokemon Go prima di cominciare il gioco scaricato – gli utenti alle pericolosità in atto. «Per segnalare un pericolo, Pokémon GO mostra l’immagine un serpente marino, mentre su Facebook la polizia australiana ha chiesto ai giocatori di non entrare nelle centrali per cercare i Pokémon, nonostante la voglia di “catturarli tutti” (“gotta catch’em all” è il motto del franchise dei Pokémon)», campeggia il giornalone americano ieri mattina. Divertimento e pericoloso, clamoroso anche questo nel 2016.

Pokemonn Go è un successo preannunciato. O meglio così dicevano sicuramente le previsioni della Nintendo ancora prima che Pokemon GO venisse lanciato sul mercato. Le cifre infatti parlano chiaro: milioni di persone hanno già scaricato il videogioco. Risultato? Il server non ha retto la folla mediatica ed è crollato su se stesso. Così riporta Comicbook.it, riferendo che sono stati moltissimi i fans a segnalare interruzioni continua a Pokemon GO per tutta la giornata di ieri, andando da pochi minuti fino anche ad un’ora di attesa. La Niantic Labs si è vista costretta a confermare l’episodio via twitter, dovuto ad un sovraccarico del traffico in entrata ed uscita. I problemi di connessione hanno causato già diversi crash, soprattutto quando i giocatori o istruttori se vogliamo usare un termine tipicamente Pokemon, cercavano di usare la pokeball o usare determinati oggetti. La popolarità di Pokemon GO era conosciuta fin dal suo esordio nel 1996, tanto che la Nintendo promosse diverse versioni del videogioco, fra cui gold, silver, red e blu, promuovendo i Pokemon anche alla successiva consolle (dal Game Boy al Nintendo DS). Eppure nonostante questo non ci si aspettava che l’applicazione avrebbe comportato il down del sistema, dato confermato dal fatto che i fans non si sono tirati indietro dal download nemmeno di fronte alle interruzioni frequenti.