I numeri che può raggiungere l’advertising nelle app di messaggistica istantanea come Whatsapp sono impressionanti. E questo non riguarda solamente le piattaforme come Whatsapp: basti pensare che Facebook è arrivato ormai a vantare 2,2 miliardi di utenti al mese e 300 milioni di stories pubblicate quotidianamente. Instagram arriva a contare 1 miliardo e 400 milioni di utienti, Whatspp, pronto a spalancare le sue porte alla pubblicità, 1,5 miliardi e 450 milioni di stories pubblicate ogni giorno. Numeri enormi anche per quanto riguarda il mercato italiano, Facebook è arrivato nel nostro paese a quota 31 milioni di utenti al mese, un andamento stabile mentre in Italia continua a crescere e a far registrare grandi numeri Instagram, che conta 14 milioni di utenti al mese. (agg. di Fabio Belli)
PUBBLICITA’ NELLE STORIES
La pubblicità arriva su WhatsApp. L’app più utilizzata in Italia era fino ad ora estranea ai messaggi pubblicitari, ma a breve non dovrete sorprendervi se ogni tanto compariranno degli spot web. La novità, come ricorda La Repubblica, giungerà all’inizio del prossimo anno, indicativamente nei primi tre mesi del 2019. Si tratta di pubblicità che compariranno solo nelle stories e non nelle chat fra i vari utenti, anche se non è ben chiaro se questa “limitazione” sia solo temporanea o meno. Ad annunciare la grande novità di WhatsApp è stato Luca Colombo, country director di Facebook Italia, in occasione dell’Ey Digital Summit di Capri.
COME GIA’ SU INSTAGRAM
Come già accade su Instagram, quindi, gli spot compariranno fra una storia e l’altra, per poi scomparire. Una pubblicità senza dubbio non invasiva anche perché “saltabile” con un semplice click. Colombo ha aggiunto che al momento non è prevista altra tipa di pubblicità sulla nota app messaggistica, ma si sta cercando di lavorare ad un sistema con cui le aziende possano comunicare con i propri consumatori in maniera automatizzata e su larga scala, evitando però spamming o intrusioni. Tale tipo di pubblicità, quella che compare fra una storia e l’altra, si chiama instant messaging, e Colombo la definisce “la nuova frontiera per fare business”, visto anche il vasto pubblico dei social, con 2.2 miliardi di utenti su Facebook e 300 mln di stories al giorno.