Il pericolo che WhatsApp e Facebook condividano i dati degli utenti, unificando le informazioni, ha provocato reazioni diverse. Un severo monito è arrivato dall’Unione europea, ma anche le autorità nazionali – come quelle francesi, tedesche e italiane – sono intervenuti. Dopo una ricca serie di multe, è arrivata una buona notizia: l’ICO – Information Commissioner’s Office del Regno Unito – ha stabilito che le due società non hanno mai svolto alcuna attività illecita, almeno per ora, nonostante vi fosse l’intento di violare le leggi sulla privacy in vigore nell’UE e il Data Protection Act. Le autorità britanniche non imporranno alcuna multa a Facebook e WhatsApp, ma hanno richiesto che il servizio di messaggistica firmasse un accordo formale per impegnarsi a non procedere con l’integrazione dei dati personali dei suoi utenti con quelli di Facebook. Con il General Data Protection Regulation, invece, non viene impedito alle società di condividere le informazioni, ma si stabiliscono regole precise. (agg. di Silvana Palazzo)



WHATSAPP E FACEBOOK, NO A SCAMBIO DATI UTENTI

WhatsApp non condividerà con Facebook i dati degli utenti. L’app messaggistica più utilizzata al mondo, e il social più usato sulla terra, sono dello stesso proprietario, ma i dati dei “clienti” non verranno condivisi… almeno fino al prossimo 25 maggio. Fra circa due e mesi e mezzo, infatti, entrerà in vigore il General Data Protection Regulation, il regolamento dell’Unione Europea in merito alla privacy. A comunicarlo è stata la stessa WhatsApp, che ha affermato che «La condivisione dei dati – sia per fini di sicurezza, sia per miglioramento del servizio e pubblicità – potrebbe avvenire dopo il 25 maggio, ma in completo accordo con i requisiti previsti dal regolamento». WhatsApp, già nel 2016, chiedeva agli utenti la possibilità di condividere le loro informazioni con Facebook, e a causa di questa condivisione ricevette una multa da ben 110 milioni di euro. Ora il netto passo indietro, con lo “share” che di fatto è divenuto obbligatorio per legge. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



COME CONTROLLARE GLI ACCESSI DI WHATSAPP

Dite la verità, tutti, almeno una volta nella vita, avete provato a controllare gli accessi di una persona (molto probabilmente a voi cara e vicina), su WhatsApp. Molti, però, utilizzano la funzione dell’app che vi permette di nascondere appunto l’orario dell’ultima volta che si è stati online, nonché le famose spunte blu di ricezione del messaggio. Se volete provare a bypassare questo sistema, potrete utilizzare un app dedicata. Si chiama WhatsDog ed è disponibile solo per gli utenti Android. Si tratta di un’applicazione per veri “stalker”, nel senso buono del termine. WhatsDog vi permette infatti di sapere sempre quando una persona si collega alla chat più utilizzata al mondo, e non solo. I più “malati”, possono anche creare un registro dettagliato della durata delle chat, per capire così quando un determinato contatto si collega su WhatsApp e il tempo che passa online.



ALTRE FUNZIONI DI WHATSDOG

Inoltre, WhatsDog vi permette di attivare anche le notifiche, visive e sonore, per avvisarvi quando quella persona che volete “spiare” si collegherà online. Tra l’altro quest’app funziona stand-alone, nel senso che non necessita di aver WhatsApp sul vostro telefono: basta aprirla, inserire il numero del destinatario, e scoprire tutto di lui. Insomma, un app che vi consigliamo di utilizzare con parsimonia, anche perché è facile cadere nella paranoia più totale quando l’obiettivo è controllare un’altra persona. La cosa più semplice da fare, se pensate che un contatto vi ignori o se pensate che lo stesso vi menta sulle sue abitudini sui social, è quella di affrontarla di persona, discutendone a viso aperto, o in caso contrario, di lasciar perdere se riteniate che quella determinata persona vi stia mentendo.