L’argomento privacy e sicurezza è divenuto pregnante nelle ultime settimane per quanto riguarda il mondo di internet, e dei social network in particolare. Da Facebook a WhatsApp, passando per Instagram e Telegram, tutti dovranno adattarsi al nuovo regolamento sull’utilizzo dei dati sensibili, per una maggiore trasparenza. Novità previste anche per quanto riguarda l’età in cui è possibile utilizzare le suddette app, con la soglia minima che a breve passerà dai 13 ai 15/16 anni. Come vi abbiamo spiegato più volte, tale ostacolo è in realtà facilmente aggirabile dai minori, visto che non vi è un controllo effettivo e concreto su chi si stia iscrivendo a Facebook, WhatsApp e via discorrendo, in quel preciso momento. In attesa di vederci più chiaro sulle nuove regolamentazioni introdotte dal Gdpr, effettive dal 25 maggio prossimo, WhatsApp, l’applicazione più usata in Italia, è pronta ad introdurre alcune migliorie, a cominciare dalle modifiche sulle note vocali, già da tempo presenti su iOS, che permetteranno agli utenti Android di mandare appunto messaggi audio, senza dover obbligatoriamente tenere premuto il pulsante apposito.
LA FRANCIA CREA IL SUO WHATSAPP
Dovrebbero poi a breve essere introdotti gli hashtag, per una ricerca più veloce dei messaggi nelle varie chat, e si parla anche della possibilità di videoconferenze. Modifiche che però non hanno convinto la Francia, che come sottolineato da IlGiorno, starebbe pensando di creare un’app di messaggistica personale. Obiettivo, dare vita ad una valida alternativa a WhatsApp e a Telegram, che sia controllabile direttamente dal governo di Parigi e non rintracciabile dai governi stranieri, a cominciare da USA e Russia. Di questa nuova app si sa davvero poco e non si conosce ancora il nome, ma molti esponenti dell’Eliseo la stanno già utilizzando e testando. Da Parigi fanno sapere che se il servizio dovesse funzionare, potrebbe essere esteso a tutti i cittadini francesi.