Uno dei punti interrogativi più grandi per quanto riguarda WhatsApp è legato alla sicurezza di questa applicazione, considerata deficitaria dalla maggior parte degli utenti. Le cose sono peggiorate con l’esplosione dello scandalo Cambridge Analytica che sì ha riguardato Facebook, ma che indirettamente ha colpito anche l’app più scaricata del mondo in quanto di proprietà della stessa persona. Gli utenti spesso si sono interrogati sul come uscire da quello che sembra essere davvero un problema anche se l’azienda ha fatto pochi passi in questo senso, favorendo di fatto l’emigrazione verso piattaforme più sicure come Telegram. Da alcuni giorni poi è diventato interessante il dibattito sulle modalità per scoprire chi monitora assiduamente i nostri profili. Il problema è stato risolto in parte anche se per essere pienamente soddisfatti in questo senso ci vorrà ancora un bel po’ di tempo.
LA SOLUZIONE
La soluzione per rendere più sicuro il nostro WhatsApp arriva da un’applicazione esterna che si chiama Tracker. Anche se non è l’unica questa ci permette in maniera dettagliata di scoprire ora e contatto che hanno visualizzato per esempio la nostra foto profilo, le storie e molto altro ancora. Sicuramente una applicazione che risolve molti problemi legati alla privacy perché rispetto ad altri social network non c’è la possibilità di bloccare qualcuno che ci ha aggiunti e vuole effettivamente curiosare sui nostri stati e via discorrendo. Se qualcuno, che non conosciamo, entra in possesso del nostro numero di cellulare infatti potrà tranquillamente vedere foto profilo, storie e anche stati senza nessun problema. A noi sarà poi impossibile bloccarlo proprio perché sconosciuto, a meno che questo commetta l’errore di scriverci e palesarsi chiaramente.