Chiude oggi definitivamente i battenti Google Plus. Il social network lanciato nel 2011, doveva essere la grande risposta a Facebook e inizialmente era riuscito ad ottenere una certa popolarità spinto da quel marchio, appunto “Google”, che lasciava ben pochi dubbi sulla buona riuscita del progetto. E invece, a otto anni di distanza, il social di Big G è costretto a dire addio al web, andando definitivamente in pensione. Come ricorda l’edizione online dell’agenzia Ansa, già durante lo scorso ottobre la società aveva annunciato il pensionamento nell’agosto del 2019, per poi anticiparne la chiusura scoprendo due enormi falle di sicurezza che hanno messo a serio rischio i dati di milioni di iscritti. Google aveva quindi invitato tutti gli utenti che ancora utilizzavano “Plus” a salvare sul proprio computer, smartphone o pad, le foto, i video e le pagine archiviate, visto che a partire da oggi, 2 aprile 2019, sarebbero stati cancellati tutti i dati. Un’operazione molto semplice, e per farlo basta andare sulla propria pagina, cliccare su “Scarica i tuoi dati”, quindi selezionare tutto ciò che si vuole salvare, e fare click su “Passaggio successivo”.
GOOGLE PLUS CHIUDE: COME SALVARE I PROPRI DATI
A quel punto bisogna scegliere dove far inviare i propri dati, nonché selezionare l’estensione e la dimensione degli archivi di cui si vuole fare il download. Quando Il contenuto sarà pronto per essere scaricato, si riceveranno via email gli stessi archivi richiesti. Una volta che si saranno cancellati i propri dati, chi vorrà potrà eliminare definitivamente anche il proprio profilo: basterà cliccare sull’icona cestino, quindi confermare sulla finestra successiva che comparirà, e il gioco è fatto. Il social network di Google continuerà per gli utenti aziendali fino alla chiusura definitiva della prossima estate. Difficile spiegare la scelta del gigante di Mountain View di seguire la strada dei social, forse spinto dalla fama che aveva raggiunto Facebook già otto anni fa, o forse semplicemente per intascare qualche milioncino, giusto per non farsi mancare nulla. Fatto sta che i primi a non credere nel prodotto Plus furono proprio gli stessi ingegneri di Google, abbandonando di fatto a se stesso la loro creatura.