Highsnob è intervenuto ai microfoni della trasmissione di Rai Uno “Ciao Maschio”, andata in onda nella seconda serata di sabato 23 aprile 2022 e condotta da Nunzia De Girolamo. Il cantante, protagonista insieme a Hu dell’ultimo Festival di Sanremo con il brano “Abbi cura di te“, ha risposto innanzitutto ad alcune domande sui suoi tatuaggi: “Mi sono tatuato in faccia per ricordarmi che non avevo un piano B e che dovevo darmi da fare. Mi sono tatuato il nome d’arte senza avere prima ottenuto il successo: è stato un rischio, ma è stato anche un modo per incentivare me. Poi è arrivata la scritta ‘don’t cry’: me la sono detta troppe volte questa frase. In quel periodo stavo male per una relazione finita malissimo e da lì è nata la canzone ‘Abbi cura di te’. Di me dovrei avere più cura, sto imparando”.
Highsnob ha quindi aggiunto che “la mia sensibilità è un punto di forza come essere umano, ma è un limite per la mia quotidianità: certe cose mi creano una sofferenza maggiore e non riesco a fare percepire agli altri questa cosa. Non è facile starmi accanto, mi si deve davvero volere bene. I tatuaggi, come gli occhiali, sono una sorta di corazza che uno si mette addosso o per dissimulare o comunque per cercare di nascondere delle parti di sé e metterne in mostra altre”.
HIGHSNOB: “PER BULLISMO SONO STATO ACCOLTELLATO”
Nel prosieguo di “Ciao Maschio”, Highsnob ha parlato ancora di sé: “Mi definisco ‘umano‘, termine che lascia spazio a molteplici interpretazioni diverse. Diciamo che io ascolto le persone che ho davanti, tento sempre di ascoltare e di capire. Con il tempo sono riuscito a confrontare i miei modi di fare con quelli degli altri e ho capito che io tento di non fare provare agli altri le stesse cose che provo io”.
Infine, Highsnob ha riferito di avere sofferto per via del tradimento degli amici, ma anche per un episodio particolarmente brutto della sua vita: “A 13 anni per bullismo sono stato accoltellato. Col tempo ho capito che era una cosa di gelosia tra ragazzini, ma non l’ho mai compresa fino in fondo. Io ho perdonato chi mi ha tirato quella coltellata, anche se non mi dimentico. Non perdonare significherebbe dare troppa importanza a chi ha ferito”.