E’ stata trovata senza vita Hilaree Nelson, alpinista e sciatrice estrema che nella giornata di ieri era data per dispersa. Come riferito da Montagna.tv, era rimasta coinvolta in un incidente mentre stava scendendo con il compagno e marito Jim Morrison, dal monte Manaslu, in Nepal. A individuarla, purtroppo cadavere, un elicottero della Simirik Air che si era alzato in volto per ricercare i due: il corpo è stato rinvenuto lungo la parete sud della vetta, ed è già stato recuperato e trasportato al campo base.
Stando alle indiscrezioni emerse nelle ultime ore pare che Hilaree Nelson sia caduta in un crepaccio forse a seguito di un distacco nervoso, ma secondo un’altra versione, quella fornita da Jiban Ghimire, manager della agenzia Shangri-La Nepal Trek a cui si appoggiava la vittima, la stessa sarebbe caduta a seguito del distacco di una sci, che le avrebbe appunto fatto perdere l’equilibrio. Una terza versione, quella fornita dall’alpinista Fernanda Maciel, presente sulla montagna, narra invece di una Nelson travolta da una seconda valanga avvenuta dopo quella che si è staccata fra C4 e C3 e che ha provocato la morte di una guida nepalese e il ferimento di altri alpinisti.
HILAREE NELSON È MORTA: IL PREMIO AVVENTURIERA DELL’ANNO DEL 2018
In ogni caso Hilaree Nelson è purtroppo morta, e come spesso e volentieri accade per gli alpinisti e gli sciatori estremi, l’ultimo abbraccio gliel’ha fornito la montagna.
Hilaree Nelson, originaria degli Stati Uniti, aveva solo 49 anni e all’attivo aveva oltre 40 spedizioni in tutto il mondo. Il suo sponsor, la famosa marca di abbigliamento sportivo The North Face, la definisce “La più prolifica scialpinista della sua generazione”, giusto per rendere idea di chi fosse. Nel 2012 era diventata la prima donna a raggiungere la vetta dell’Everest e del Lhotse in meno di 24 ore con ossigeno supplementare, mentre nel 2018 era scesa con gli sci dal Lhotse assieme al marito, impresa che le fece vincere il premio National Geographic come avventuriera dell’anno.