È un attacco durissimo quello che l’ex candidata presidente degli Stati Uniti Hillary Clinton ha rivolto sia contro Donald Trump, che contro i suoi elettori, la Russia, la Cina e numerosi altri attori internazionali accusandoli di diffondere una pericolosa disinformazione sulle elezioni americane che rischia di giocare a favore della rielezione del tycoon: una tesi che si riallaccia alla causa che l’ex ‘first lady’ ha sempre indicato dietro alla sua sconfitta elettorale nel 2016 contro lo stesso Trump che ora ambisce a sottrarre lo Studio ovale della Casa Bianca alla vicepresidente bidenina Kamala Harris.



La sede delle accuse di Hillary Clinton è stata un’intervista rilasciata nei giorni scorsi per l’emittente televisiva americana MSNBC su spinta della conduttrice Rachel Maddow che le ha chiesto un parere sulle ormai imminenti elezioni; con una partenza in quarta sottolineando che a so avviso Donald Trump con la sua “demagogia [è] un pericolo per il nostro paese e per il mondo intero“, accusando anche la stampa Dem di averlo trattato “con i guanti” durante gli ultimi mesi.



Tutto questo – è bene dirlo e ricordarlo – a poche ore di distanza dal secondo attentato in appena un paio di mesi che ha visto protagonista l’ex presidente Trump, ordito da un elettore democratico e giustificato – secondo la versione che da in queste ore lo stesso tycoon – dal clima di crescente tensione nel dibattito politico che lo dipinge (appunto) come un pericoloso criminale da abbattere a tutti i costi prima che distrugga un intero paese.

Hillary Clinton contro la propaganda russa pro-Trump: “Dovremmo incriminare gli americani che diffondono fake news”

Più interessanti – però – le parole di Hillary Clinton sul tema della disinformazione al quale la giornalista si è allacciata partendo dalle recenti accuse nei confronti di alcuni influencer di destra (tra cui Tim Pool, Dave Rubin e Benny Johnson) accusati di aver lavorato – più o meno inconsapevolmente – come megafoni per la propaganda pro-Trump portata avanti dalla Russia: “Penso – ha commentato l’ex first lady – che sia importante incriminare i russi” sulla scia di quanto fatto dal procuratore Muller che ha incarcerati “molti (..) che erano coinvolti nelle interferenze elettorali del 2016“.



Ma secondo Hillary Clinton sarebbe altrettanto importante – se non addirittura di più, visto che a suo dire sono “molti quelli coinvolti” – perseguire ed “accusare civilmente o addirittura penalmente gli americani” che diffondono le fake news del Cremlino, mettendo precisamente in chiaro che “non permetteremo agli avversari come Russia, Cina, Iran o chiunque altro di influenzare il modo in cui voteranno gli americani per il loro prossimo leader”.