Sono molte le ipotesi sulla vita sessuale di Adolf Hitler, ma non c’è alcuna prova certa. Le rivelazioni più clamorose si sono rivelate false, anche i quaderni dell’amante Eva Braun. Sono fantasiosi pure i racconti di autisti e guardie del corpo. Due ricercatori francesi hanno allora ricostruito la storia di questa grande quantità di dicerie scoprendo nuove verità presunte. Si tratta di Alain Libert e Victor Drossar, autori del libro “I testicoli di Hitler – Segreti e perversioni nella camera da letto del Führer”. I due autori si sono addentrati nella sfera più intima di Hitler, ricostruendo dettagliatamente avventure sentimentali e abitudini sessuali. Ad esempio, pare che Hitler avesse un’inclinazione sadomasochista e che avesse preso una infezione da una prostituta ebrea. Quello che emerge dai documenti e dalle testimonianze raccolte dai due storici è, dunque, un Hitler scandaloso. Si parla di una vita sessuale “insostenibile e disperata” che sfugge alle definizioni e soprattutto contraddice i proclami della retorica nazista.
HITLER, LA VITA SESSUALE IN UN LIBRO: LE PERVERSIONI
Il libro prova dunque a rispondere ad una domanda: cosa sappiamo del rapporto di Adolf Hitler con il senso. Alain Libert e Victor Drossart si sono dunque soffermati sugli aspetti legati alla vita privata e alla biografia del Führer per comprendere la genesi del “mostro”. C’è l’amante Eva Braun che raccontava che Hilter era afflitto dalla stessa malformazione di Luigi XVI, la monorchidia, la mancanza congenita di un testicolo. Questo può giustificare il fatto che avesse una libido “intermittente”? Eppure si manifestava in maniera prepotente, sostengono i due ricercatori, quando costringeva Leni Riefensthal a ballare nuda mentre lui, eccitato, allungava le mani. Dicevamo delle tante ipotesi: c’è chi parla del suo polimorfismo, chi lo ha definito omosessuale e sadomaso, altri perverso e pedofilo. Pare ad esempio che abbia abusato del nipote di Wagner. E poi c’è la cupa storia con la nipote Geli Raubal, figlia della sorellastra, della quale Hitler era possessivo. C’è poi la teoria dietro la tragedia della Notte dei lunghi coltelli, nella quale 200 militanti delle SA furono trucidati. Ernst Rohm voleva far sparire le tracce del suo rapporto pederastico col Führer? Tante domande per tanti dubbi.