Yulia Vityazeva, giornalista dell’agenzia “Newsfront”, è intervenuta in collegamento audiovisivo e in qualità di ospite ai microfoni della trasmissione di La 7 “Otto e Mezzo”, andata in onda nella serata di mercoledì 4 maggio 2022 e condotta da Lilli Gruber. La cronista ha incentrato il proprio intervento – va da sé – sulla guerra in corso di svolgimento in landa ucraina, esordendo come segue: “Per otto anni l’Ucraina ha raso al suolo il Donbass e tutti erano indifferenti. Questa è la verità. Se avete difficoltà a trasmettere le vere informazioni, ditelo…”.



E, ancora: “Voi chiamate Putin aggressore, ma l’obiettivo è la demilitarizzazione e porre fine alla possibilità che l’Ucraina bombardi tutti i giorni il Donbass. Il nostro obiettivo è fermare i bombardamenti ucraini sulla nostra popolazione”. Malgrado la perplessità di Gruber e dei suoi ospiti, Vityazeva ha proseguito evidenziando che ciò che stava dicendo corrispondeva alla verità e invitando i giornalisti presenti a informarsi su quanto sta avvenendo nel Donbass per comprendere fino in fondo il significato di questo conflitto, che, peraltro, Putin avrebbe avviato perché sentitosi oppresso dalla NATO.



VITYAZEVA: “PAPA DA PUTIN? VADA NEL DONBASS!”

Nel prosieguo di “Otto e Mezzo”, Yulia Vityazeva ha tenuto a precisare di non potere smentire quanto affermato nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri russo Lavrov, che ha definito Zelensky ebreo come Hitler (“è un falso storico, questo”, ha rimarcato Lilli Gruber), perché “non ci sono prove che non sia così: avete fatto il test del Dna a Hitler?”.

Infine, Vityazeva ha anche fatto riferimento a Papa Francesco, dicendo che “dovrebbe andare nel Donbass, vedere cosa sta succedendo lì, vedere quei bambini che noi stiamo difendendo. Deve andare a Mariupol, a parlare con le persone, con i rifugiati dall’Ucraina. Loro gli racconteranno cosa è successo da 8 anni a questa parte”. Dinnanzi a queste esternazioni, Lilli Gruber non ha potuto esimersi dall’intervenire: “Il Papa non va sotto le bombe russe. State bombardando il Donbass. Gli ucraini non vi vedono come liberatori!”. Vityazeva ha chiosato esclamando che si sarebbero potuti sospendere i bombardamenti, in caso di visita del Pontefice.