Secondo un recente studio effettuato negli Stati Uniti, precisamente presso il Global Health Impact Group di Atlanta e pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet, le persone affette da Hiv con una carica virale bassa, hanno un rischio praticamente nulla se non vicino allo zero di trasmettere l’infezione attraverso un rapporto sessuale non protetto. La base di tale studio è che le persone con Hiv che seguono in maniera corretta una terapia antiretrovirale e che hanno carica virale non rilevabile, non trasmettono il virus a coloro con cui hanno dei rapporti. Il lavoro svolto ad Atlanta è stato uno studio a dir poco imponente, tenendo conto che ha coinvolto ben 7.762 coppie con uno dei due partner sieropositivo, di 25 Paesi differenti.
Secondo quanto affermato dai ricercatori, non esiste alcuna prova di una possibile trasmissione virale del virus se la carica è inferiore a 600 numero di copie dello stesso virus per millimetro di sangue, quindi una carica virale molto bassa. Se invece il numero è pari a 1.000 a quel punto la possibilità della trasmissione del virus è estremamente bassa e vicina allo zero, precisamente lo 0,00028%. Si tratta di fatto di uno studio rilevante nel mondo della HIV visto che rappresenta una netta presa di distanza nei confronti da quanto fino ad oggi accertato dalla comunità scientifica internazionale, secondo cui il limite fissato in precedenza era stato di 200 copie per ml.
NUOVO STUDIO HIV: “NUOVE CAMPAGNE DI PREVENZIONE…”
I pareri sulla trasmissione del virus sopra quella soglia erano risultati fino ad ora discordanti ma ci ha pensato il Global Health Impact Group a fare chiarezza sulla questione, alzando così l’asticella. «Questi risultati dovrebbero consentire lo sviluppo e la diffusione di campagne di prevenzione in tutti i contesti, compresi quelli che non hanno un accesso costante ai test della carica virale basati sul plasma (i Paesi a basso e medio reddito) — fanno sapere gli autori come si legge sul Corriere della Sera — una carica virale non rilevabile dovrebbe essere l’obiettivo finale per la gestione clinica di tutte le persone che vivono con l’Hiv in trattamento con la terapia antiretrovirale. Tuttavia, le prove che dimostrano un rischio quasi nullo di trasmissione sessuale quando le cariche virali sono inferiori a 1.000 copie per ml offrono una grande opportunità per destigmatizzare le persone che vivono con l’Hiv e promuovere l’aderenza alla terapia antiretrovirale».