Secondo il Prime, uno dei maggiori studi al mondo sull’HIV e sull’invecchiamento nelle donne di tutto il mondo, la “novità” di questi ultimi anni è tutt’altro che positiva per le over45 legate al grave virus “incubatore” dell’Aids. «L’HIV è in aumento tra le donne anziane perché rimangono sessualmente attive e non considerano i rischi del sesso non protetto», riporta Dagospia citando lo studio del Prime. A dir la verità il termine “anziane” è pressoché inesatto visto che lo studio certifica un aumento sostanziale dell’HIV per le donne di età compresa tra i 45 e i 56 anni, ma è il concetto a far preoccupare: sono aumentate di 5 volte rispetto al passato le donne che ricevono cure per il tremendo virus a livello globale, con svariate motivazioni che possono spiegare l’apparente insolito “fenomeno”. Di norma infatti si ritiene che il virus dell’HIV derivi da un’intensa attività sessuale anche piuttosto sregolata e proprio per questo, cambiando le abitudini e avanzando sempre di più l’attività sotto le lenzuola (non solo in Occidente, ndr), lo stesso virus si “adegua”. «Gli esperti pensano che il crescente tasso di divorzi e un atteggiamento più liberale nei confronti del sesso contribuiscono all’aumento che viene comunque registrato in gruppi che hanno un livello di istruzione basso e non fanno prevenzione», riporta lo studio Prime citato da Dagospia.
LO STUDIO SULL’HIV IN AUMENTO TRA LE DONNE DI MEZZA ETÀ
Non solo, secondo gli esperti intervistati nello studio Prime, chi esce da lunghi matrimoni o hanno vissuto un drammatico lutto, potrebbe avere rapporti sessuali non protetti con maggior frequenza e senza considerare appieno i rischi. Paradossalmente, a differenza di un tempo, la maggiore “ignoranza” non è più solo per gli adolescenti ma anche per gli over 45: addirittura pare che in alcuni casi le donne abbiano avuto difficoltà a distinguere i sintomi della menopausa dai sintomi correlati all’HIV. Secondo la dottoressa Shema Tariq, sentita dallo studio Prime «Il trattamento per l’HIV è avanzato al punto che le persone vivono una vita lunga e sana. Se guardi alle donne in particolare, nell’ultimo decennio abbiamo visto un aumento di cinque volte del numero di coloro che vivono con l’HIV tra i 40 e i 50 anni». Uno studio del 2017 lanciato dall’ECDC, ovvero il centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, aveva evidenziato diversi casi di infezione all’Hiv ben oltre quota 50 anni: «una diagnosi su sei riguarda questa fascia, che in più arriva alla diagnosi tardivamente in quanto l’ipotesi, proprio considerata l’età, non viene considerata». Come riporta il portale NewNotizie, citando lo studio ECDC, il 63% dei casi nella fascia over 50 viene individuato solo dopo una fase molto avanzata della malattia.