L’infezione da HIV lascia nelle cellule una sua “memoria”, anche se con le terapie antiretrovirali la carica del virus resta sotto controllo. A dimostrarlo, come riportato da Quotidiano Sanità, è stato uno studio condotto da un team della George Washington University di Washington e pubblicato da Cell Reports.



I ricercatori, nel dettaglio, hanno cercato di scoprire in che modo la proteina Nef del virus HIV, responsabile del persistere dell’attività pro infiammatoria, altera permanentemente le cellule immunitarie. Per farlo, queste ultime sono state isolate in vitro ed esposte alla proteina Nef in una quantità simile a quella che si trova in circa metà delle persone infette e in terapia con antiretrovirali. Successivamente è stata introdotta una tossina batterica in modo da generare una risposta immunitaria. Le cellule esposte alla proteina Nef, rispetto a quelle non, hanno prodotto livelli molto più elevati di proteine infiammatorie note come citochine.



HIV lascia “memoria” in cellule: c’è rischio comorbilità. Lo studio

L’obiettivo dello studio con cui si è scoperto che l’HIV lascia una “memoria” nelle cellule è soprattutto quello di evitare questo persistere dell’attività pro infiammatoria, che porta a delle comorbilità importanti come malattie cardiovascolari e disfunzione neurocognitiva. Un risultato sotto questo punto di vista potrebbe migliorare la vita dei pazienti, sia dal punto di vista della longevità sia da quello della qualità.

“Sopprimere o anche eliminare il virus dell’HIV non debella il rischio di queste comorbidità pericolose”, ha sottolineato Michaesl Bukrinsky, il principale autore della ricerca condotta dalla George Washington University di Washington. “I pazienti e i medici dovrebbero continuare a discutere i modi utili a ridurre l’infiammazione a livello cellulare e continuare a perseguire anche i possibili target terapeutici che possono contrastare questo fenomeno nei pazienti con infezione da HIV”. La scoperta in questione rappresenta dunque soltanto un piccolo passo in avanti nella ricerca, che andrà avanti nei prossimi mesi.