L’imprenditrice Elena Ferraro è stata ricattata dal clan di Matteo Messina Denaro. A raccontare la sua storia è stata la stessa, intervistata ieri sera in collegamento dal programma di Rete 4, Dritto e Rovescio, condotto da Paolo Del Debbio: “Questa persona si è presentata nel mio ufficio dicendo, buongiorno sono Messina Denaro, omettendo il nome di battesimo. Mi propose un affare a cui non avrei potuto dire di no: la struttura sanitaria che gestisco sarebbe dovuta divenire la loro lavatrice, ripulendo il denaro proveniente da fatti illeciti. Una volta che il denaro fosse pulito avrei dovuto darlo a questo signore che poi distribuiva i denari alle famiglie dei mafiosi in prigione e destinava anche alla latitanza di Matteo Messina Denaro”.



Quindi la signora Elena Ferraro ha aggiunto: “Io comunque sono una persona onesta e non ho fatto niente di anormale”, ma Del Debbio non ci sta: “Non è vero che è stata una cosa normale, è stato un atto che se non è eroico è stato per lo meno coraggioso, tanto è vero che lei in giro non ci andava da sola”. Elena Ferraro ha poi ripreso la parola: “Denunciai subito Messina Denaro, si attivarono tutti i dispositivi del caso. In provincia di Trapani – ha aggiunto – io sono il primo imprenditore ad aver denunciato e soprattutto in quanto donna, la donna per Cosa Nostra non può ribellarsi”.



ELENA FERRARO: “HO VISSUTO LA MIA VITA TRANQUILLAMENTE”

Elena si è fatta otto anni di scorta: “Dal 2014, quando ci fu un’operazione di polizia chiamata Eden che arrestò 30 persone fra cui due parenti di Matteo Messina Denaro. Comunque io ho vissuto la mia vita tranquillamente. Posso testimoniare – ha aggiunto – che lo Stato vince e vince sempre, io ho avuto subito totale fiducia nelle istituzioni e nella magistratura. Un imprenditore in questa provincia può dire di no, può ribellarsi e non rimane da solo. Io ho sempre avuto il sostegno, lo Stato è presente”.



Quindi ha concluso: “Nella provincia di Trapani c’è una mafia diverso rispetto a Palermo, qui Messina Denaro è un imprenditore, si infiltra nel tessuto economico e io sarei dovuta diventare la regina della sanità, come mi ha proposto questo personaggio”.