Ha dell’incredibile la vicenda raccontata da Simone Bonino ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, lunedì 28 febbraio 2022. L’ex bodyguard di Alberto Genovese ha rivelato di avere percorso 4.500 chilometri in automobile per salvare sua cugina e la nipotina di 4 anni, che vivevano in Ucraina: “Quando ho visto i primi bombardamenti, ho chiamato lei e mio zio. Lui piangeva e ho deciso di non aspettare niente e nessuno. Ho preso la macchina e sono partito”.
“Sono 5 giorni che non faccio la doccia e non faccio la barba – ha aggiunto Simone Bonino –. Io sono stato uno dei primi ad arrivare lì sul posto. C’era una coda interminabile tra camion, pullman, c’era gente che piangeva, vedevo gli elicotteri neri, da guerra, atterrare in mezzo alla strada per trasportare i feriti. In un giorno o due, grazie alla Polonia che ha dato una grande mano ai suoi vicini ucraini, sono spuntati bagni chimici, sono state distribuite coperte. Lì non ci sono ristoranti, ci sono market. Ho mangiato un panino a -15 gradi centigradi, sembrava di mangiare pane e ghiaccio. Sono scene che non dimenticherò mai più”.
SIMONE BONINO: “HO VISTO IL DRAMMA DELLA GUERRA IN UCRAINA”
Un gesto meraviglioso quello di Simone Bonino, di grande altruismo e di grande coraggio, che ha consentito alla cugina e alla sua bambina di arrivare a Roma. In merito allo scenario che si è spalancato davanti ai suoi occhi, l’uomo ha rivelato di non avere visto tantissimi italiani in quella zona, per poi denunciare il profondo dramma che sta colpendo i nuclei familiari del Paese ai confini con la Russia.
Infatti, come ha descritto Bonino, “molte famiglie che arrivano con i loro componenti di sesso maschile alla frontiera vengono bloccate, in quanto gli uomini tra i 18 e i 60 anni non possono uscire dall’Ucraina in quanto sono arruolabili nell’esercito. Possono varcare i confini soltanto le donne e i bambini”.