“Ho lavorato a Wuhan, abbiamo creato il covid”

In una lunga ricostruzione fatta dal Sun, uno scienziato afferma di aver lavorato a stretto contatto con il laboratorio di Wuhan da cui sarebbe originato il covid, raccontando la verità dietro alla più grossa pandemia dell’ultimo secolo. Lui è il dottor Andrew Huff, che in passato lavorò e fu vicepresidente dell’azienda EcoHealth Alliance, partner commerciale nelle ricerche del Wuhan Institute of Virology, e a breve pubblicherà un suo libro, La verità su Wuhan, nel quale è intenzionato a smentire tutti i miti riguardo al coronavirus.



Quello che fa il dottor Huff in merito al covid di Wuhan è un lungo resoconto che parte proprio dalla sua posizione “privilegiata” nell’azienda, a cavallo tra il governo degli USA e la realtà del laboratorio di virologia. Sul Sun, infatti, racconta di aver lavorato per EcoHealth Alliance dal 2014 al 2016, diventandone vicepresidente nel 2015, e sostiene di aver assistito al lato “riservato” del programma, finanziato proprio dal governo USA. Il sodalizio tra il laboratorio di Wuhan e EcoHeath sarebbe, però, iniziato nel 2009, nell’ambito del progetto PREDICT incentrato sulla previsione delle possibili minacce pandemiche. Nel 2016, infine, il dottor Huff racconta di aver lasciato EcoHealth “a causa di preoccupazioni etiche”.



Il racconto sul Covid a Wuhan: “La diffusione non fu volontaria”

Il resoconto del dottor Huff sul covid di Wuhan parte da più di 10 anni fa, quando iniziò l’impegno della EcoHeath Alliance nello studio dei coronavirus, con finanziamenti da parte del National Institutes of Health, agenzia federale degli USA e che avrebbero portato l’azienda ad entrare in contatto con il laboratorio cinese tristemente famoso. “EcoHealth Alliance ha sviluppato SARS-CoV-2 ed è stato responsabile dello sviluppo dell’agente SARS-CoV-2 durante il mio impiego presso l’organizzazione”, ha affermato il dottor Huff.



Tuttavia, per quanto il dottor Huff confermi che il covid di Wuhan fosse creato in laboratorio, con finanziamenti da parte del governo degli USA, sostiene anche che “il laboratorio non disponeva delle misure di controllo adeguate per garantire la sicurezza biomedica, la bioprotezione e la gestione dei rischi, il che ha portata alla fuga del virus dall’Istituto di Virologia di Wuhan”. Avrebbe, insomma, almeno smentito l’ipotesi che da sempre circola sul fatto che il coronavirus sia stato volontariamente rilasciato dal laboratorio, ma “la cosa più scioccante è il modo in cui il governo degli USA ha mentito a tutti noi“, definendo quanto avvenuto “il più grande fallimento dell’intelligence statunitense dall’11 settembre”.

Cosa c’entra il governo USA con il covid di Wuhan?

Il libro del dottor Huff, insomma, non sembra tanto voler puntare il dito contro il laboratorio di Wuhan da cui sarebbe uscito il covid, pur confermando che sia stato una creazione umana, ma sembra essere una formale accusa al governo USA. Durante la collaborazione tra l’Istituto di Virologia e EcoHealth, infatti, quest’ultima avrebbe condiviso con i cinesi “i migliori metodi esistenti per progettare i coronavirus dei pipistrelli, perché attacchino altre specie. Il governo USA è responsabile del trasferimento di pericolose biotecnologie ai cinesi”, accusa il dottore nel suo libro.

Secondo il suo racconto, infatti, il covid di Wuhan sarebbe stato creato dagli scienziati cinesi con il supporto delle tecnologie e delle tecniche diffuse da EcoHealth, finanziata dal governo USA, ma non ci sarebbero prove che la sua diffusione sia stata intenzionale. Tuttavia, sostiene ancora il dottor Huff, il progetto PREDICT aveva tutta l’aria di essere una “gigantesca operazione di intelligence“, fine più a valutare la capacità biologiche dei laboratori stranieri, che a prevenire future pandemie.

Il dottor Huff racconta, infine, come una volta diventata importante a livello mondiale la questione del covid di Wuhan, la Cina “e alcuni collaboratori del governo USA, il Dipartimento di Stato, USAID e il Dipartimento della Difesa sono entrati in una modalità insabbiamento totale“. E, ironicamente, a fine 2019 per il dottor Huff sarebbe arrivata una proposta di lavoro da parte dell’Agenzia per i progetti di ricerca avanzata della difesa americana, che “se avessi accettato [mi avrebbe] impedito di discutere pubblicamente di queste informazioni”.