Potrebbe essere il match dell’anno: da giorni infatti si vocifera di un terzo re match tra  Evander Holyfield e Mike Tyson, con i due pugili che, ultracinquantenni, pure hanno ripreso ad allenarsi e paiono più che mai in forma e pronti a tornare sul ring. E certo la notizia che i due possano tornare a sfidarsi, anche in occasione di un evento a scopo benefico accende la curiosità degli appassionati: sarebbe certo emozionante rivedere sul ring due campioni del loro calibro, che hanno dato vita a scontri entusiasmanti e unici nella storia (indimenticato il rematch del 1997, quando Tyson morsicò l’orecchio di Holyfield). E pure gli stessi diretti interessati hanno confermato che di questo terzo re match se ne sta parlando e  che presto potrebbe pure venir ufficializzato, per la gioia di tutti gli appassionati di boxe e non solo. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Patrizio Oliva, ex campione olimpico e del mondo di pugilato: eccolo in questa intervista esclusiva a IlSussidiario.net.



Cosa pensa di quest’incontro Holyfield – Tyson? Una sfida vera o solo un business americano? Se è un incontro di beneficenza e si combatte tutelati, nel senso guanti più grandi e pochi rounds allora potrebbe andare bene, altrimenti sarebbe una tristezza.

I due sfidanti non ostentano paura ma ci potrebbero essere rischi per la loro salute… Normale che non ostentino paura, se è un incontro di beneficenza, vuol dire che non sarà un match pericoloso.



Crede però che l’incontro Holyfield-Tyson dovrà essere bloccato? Ripeto se è veramente un incontro per beneficenza e la federboxe americana lo ha autorizzato, non vedo perché non si dovrebbe fare.

Holyfield – Tyson, un match che ha fatto la storia del pugilato: cosa ricorda del primo e del secondo incontro? In tutti e due gli incontri, Holyfield si è dimostrato sempre più bravo, sia quando ha vinto per k.o. all’undicesima ripresa, nel primo incontro, che nel secondo, quando ha vinto per squalifica, per il famoso morso all’orecchio ricevuto al terzo round, è sempre stato in vantaggio di punti.



Cosa ha lasciato Holyfield nella storia della boxe? Holyfield è stato un grande campione sia da peso massimo leggero che da peso massimo, era molto tecnico, elegante, mobile di gambe, veloce.

E Tyson è stato uno dei più grandi di questo sport? Sicuramente Tyson è stato un grande campione, richiamava molti spettatori, ed è stato il più giovane campione del mondo della storia dei pesi massimi, lo collocherei tra i primi 8 della storia.

Cosa manca al pugilato attuale? A livello mondiale funziona ancora, certo, manca il nome eclatante nella categoria più prestigiosa. In Italia, se la federazione non cambia rotta, promuove e lavora per un professionismo migliore, la boxe non la guarderà più nessuno, senza un nome forte non avremo mai l’interesse delle tv, dei media e del pubblico.

(Franco Vittadini)