Alcuni ricercatori americani hanno scoperto che una specie umana arcaica, quella degli Homo nalidi, avrebbe seppellito i loro morti, scolpendo anche simboli sulle pareti delle caverne, molto prima delle prove effettive di sepoltura da parte degli esseri umani “moderni”. Si tratta di rivelazioni che, come si legge sul sito della Cnn, potrebbero cambiare la comprensione dell’evoluzione umana in quanto fino ad oggi tali comportamenti evoluti erano stati associati solamente all’Homo sapiens e a quello di Neanderthal, due specie ritenute entrambe dal cervello più grande. I risultati sono stati esposti in tre studi che sono stati in seguito pubblicati sulla rivista e-Life in prestampa su BioRxiv, e mostrano il lavoro del paleoantropologo e National Geographic Explorer in Residence Dr. Lee Berger e del suo team di archeologi, che “hanno continuato il loro lavoro nelle vaste e pericolose grotte per comprendere meglio gli ominidi estinti, o antichi antenati umani”.



I fossili appartenenti alla specie dell’Homo naledi, sono stati scoperti per la prima volta in Sud Africa, presso le grotte Rising Star, durante alcuni scavi effettuati dieci anni fa, nel 2013. Si tratta di un sito patrimonio dell’umanità e dell’UNESCO, che comprende appunto un’area in cui gli scienziati hanno trovato segni della più antica specie di antenati umani, e che stanno aiutando a comprendere meglio l’evoluzione dell’uomo nel corso della sua lunga esistenza.



GLI HOMO NALIDI PRATICAVANO SEPOLTURE? IL COMMENTO DEL DOTTOR BERGER

Il gruppo di ricerca del dottor Berger ha ora scoperto dei resti di adulti e bimbi appartenenti ai naledi che sono stati sepolti in posizione fetale all’interno di alcune depressioni delle caverbe e quindi ricoperti di terra, e si tratta di sepolture che sarebbero più antiche di tutte le altre fino ad oggi emerse di almeno 100mila anni.

“Questi recenti risultati – le parole del paleontologo Berger, principale autore di due studi e co-autore del terzo – suggeriscono sepolture intenzionali, l’uso di simboli e attività di creazione di significato da parte di Homo naledi. Sembra una conclusione inevitabile che in combinazione indichino che questa specie di antichi parenti umani dal piccolo cervello stessero eseguendo pratiche complesse legate alla morte. Ciò significherebbe non solo che gli esseri umani non sono unici nello sviluppo di pratiche simboliche, ma potrebbero anche non aver inventato tali comportamenti”.