Continua la repressione cinese in quel di Hong Kong e nel tritacarne delle censure sono finiti persino dei fumetti per bambini, che secondo le autorità inciterebbero alla rivolta. Per questo, come scrive il Corriere della Sera, cinque ragazzi sono stati arrestati con l’accusa di sedizione; si tratta di cinque membri di un’associazione di ortofonia, una disciplina medica che permette di migliorare i difetti di pronuncia attraverso lo studio e l’applicazione di tecniche rieducative. L’organizzazione in questione aveva pubblicato nel dettaglio tre libri a fumetti dedicati ai bambini, e secondo la Squadra speciale che vigila sulla sicurezza nazionale cinese, avrebbero fatto propaganda al movimento antigovernativo e «incitavano la gente, soprattutto i più piccoli, all’insurrezione e alla violenza».



Il titolo del primo volume a fumetti era «I guardiani del villaggio delle pecore», e nello stesso si narravano le gesta di alcune pecorelle bianche, rappresentanti il fronte democratico cittadino, che si scontravano con i lupi grigi che assediavano il loro villaggio, leggasi i poliziotti di Hong Kong. Nella seconda avventura vengono quindi raccontate le avventure delle pecore scioperanti per evitare che i lupi riempissero di spazzatura le loro strade, un chiaro riferimento a quanto accadde nel 2020, con la manifestazione del personale sanitario di Hong Kong per la chiusura della frontiera con la Cina mentre il governo voleva tenerla aperta.



HONG KONG, ARRESTATI AUTORI DI FUMETTI: LE ACCUSE NEI CONFRONTI DEI 5

A completare la trilogia di fumetti l’avventura «I 12 coraggiosi del villaggio», che narra le gesta di un gruppo di agnelli che sfugge all’assedio lasciando il proprio recinto con una barca, e continuando poi a resistere in esilio; chiaro il riferimento ai 12 attivisti hongkonghesi che sono stati arrestati a Taiwan mentre cercavano di scappare dalla polizia con un motoscafo.

Secondo quanto sostengono le forze dell’ordine, gli autori dei fumetti avrebbero cercato di «abbellire episodi di violenza, attizzando l’odio contro il governo e la giustizia di Hong Kong». E così che i cinque «cospiratori sediziosi», tre donne fra i 25 e i 28 anni, sono stati arrestati e poi mostrati alla stampa in manette e incappucciati, per rispetto della privacy.