La Polizia di Hong Kong ha arrestato diversi attivisti dell’Alleanza, uno dei numerosi gruppi pro-democrazia del Paese, che in questi anni si sono fatti promotori della veglia di commemorazione dei fatti di Piazza Tienanmen. L’associazione stessa ha diffuso i nomi di coloro che sono stati fermati: Simon Leung, Sean Tang e Chan To-wai, oltre all’avvocato Chow Hang-tung, ammanettato nel suo studio e portato via. Le persone nel mirino del Governo, tuttavia, potrebbero essere di più.
Il motivo degli arresti è da ricondurre ad una indagine della Cina sulla sicurezza nazionale in cui i membri dell’Alleanza di Hong Kong si sarebbero rifiutati di collaborare. Le accuse nei confronti delle persone arrestate sono di collusione con paesi stranieri e di violazione della controversa legge approvata nel giugno del 2020 dalla Cina, attraverso cui la regione amministrativa speciale di Hong Kong è stata privata di numerose autonomie in precedenza possedute.
Hong Kong, arrestati promotori veglia Piazza Tienanmen: stavano organizzando la commemorazione
Gli attivisti dell’Alleanza di Hong Kong arrestati stavano organizzando la veglia per i fatti di Piazza Tienanmen. In occasione del massacro avvenuto a Pechino il 4 giugno 1989, infatti, l’esercito cinese uccise migliaia di persone – per lo più studenti, intellettuali e operai – che protestavano contro il Governo, sparando nella loro direzione con fucili d’assalto.
Negli ultimi due anni la veglia di commemorazione, che solitamente si svolgeva a lume di candela al Victoria Park di Hong Kong, era stata vietata dai vertici della Cina. Il luogo delle celebrazioni è stato blindato con soldati. Ufficialmente la decisione è stata imposta per motivi legati alle norme sanitarie utili ad evitare la diffusione del Covid-19. Gli attivisti che la organizzano, tuttavia, non sono mai stati ben visti dal Governo. Il fatto che almeno quattro membri dell’Alliance in Support of Patriotic Democratic Movements of China – questo il nome completo –siano stati adesso arrestati lo dimostra.