Ha 22 anni ed è leader della marcia pro-democrazia e della “rivolta degli ombrelli” e da qualche ora è stato arrestato dalla polizia di Hong Kong alla vigilia della nuova manifestazione che domani avrebbe chiesto per l’ennesimo weekend la piena autonomia e libertà del popolo rispetto al Governo cinese: una durissima retata della Polizia a poche ore dalla manifestazione non solo mette in cella Joshua Wong Chi-fun – 22enne tra i più giovani e combattivi leader di piazza a sostegno tanto della precedente rivolta degli ombrelli del 2014 quanto del movimento che chiede una svolta sulla legge “estradizione in Cina” di questi ultimi tre mesi – ma vieta espressamente ogni possibile manifestazione per la giornata di domani, sabato 31 agosto 2019. I promotori del gruppo Civil Human Rights hanno detto di non aver avuto altra scelta che «annullare l’appuntamento per via dei timori in merito all’incolumità dei partecipanti»: l’arresto e il divieto del Governo di Carrie Lam – cui da mesi vengono richieste le dimissioni con forza dalla piazza – non fanno altro che esacerbare animi già distrutti da proteste infinite per una situazione di “status quo” che al momento non sembra cambiare di una virgola.



RETATA ARRESTI HONG KONG: VIETATA LA MANIFESTAZIONE DI MASSA

Assieme a Joshua Wong sono stati arrestati anche altri due compagni del movimento, Andy Chan e Agnes Chow: i tre, con Wong al vertice, erano protagonista del Partito Demosisto (il 22enne è stato co-fondatore) e sono stati prelevati dalle forze speciali di Hong Kong mentre stavano entrando in una stazione della metropolitana. Secondo quanto spiegato da Huffington Post, Wong deve difendersi ora da tre contestazioni, tra cui cui figura l’istigazione a partecipare a manifestazioni illegali. «Il nostro segretario generale è stato arrestato questa mattina intorno alle 7:30 mentre stava camminando verso la stazione della metropolitana di South Horizons. È stato costretto con la forza a entrare in un minivan privato sulla strada e alla luce del giorno. I nostri avvocati stanno seguendo il caso», ha scritto il movimento Demosisto sui social questa mattina, spiegando come Agnes Chow è stata condotta al quartier generale della polizia di Wan Chai, lo stesso dove si trova Joshua Wong. Per il 13esimo weekend di contestazioni, le forze cinesi sembra aver deciso per una reazione assai più “reprimente” delle ultime settimane interlocutorie.

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