Hong Kong, arrestato il tycoon Jimmy Lai: l’imprenditore pro-democrazia è finito in manette con il sospetto di violazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale. Secondo quanto riporta la stampa locale, Lai è stato arrestato insieme ad altre sei persone: l’ipotesi di reato è collusione con forze straniere e cospirazione per commettere frodi. Considerato un eroe dagli attivisti di Hong Kong, in piazza da mesi per lottare per la democrazia e l’indipendenza da Pechino, l’editore è da tempo finito nel mirino del governo, in quanto presunto istigatore della protesta del 2019. La Cnbc spiega che il 71enne è stato raggiunto dalle forz4e dell’ordine presso la sua villa a Lowkoon: non sono stati resi noti i nomi degli altri arrestati, ma la polizia di Hong Kong non ha escluso ulteriori fermi nel corso delle prossime ore.



HONG KONG, ARRESTATO IL MAGNATE PRO-DEMOCRAZIA JIMMY LAI

Jimmy Lai è il fondatore del quotidiano Apple Daily, da sempre critico nei confronti del governo di Hong Kong e della Cina continentale. Con il suo giornale ha seguito da vicino e sostenuto con forza le proteste per la riforma ed ha partecipato in prima persona alle manifestazioni. L’arresto del tycoon rappresenta un segnale forte della volontà della Cina di andare avanti con l’applicazione della nuova legge sulla sicurezza, nonostante le pressioni esterne: ricordiamo che gli Stati Uniti giorni fa hanno annunciato sanzioni contro Hong Kong ed i funzionari della Cina continentale. Mark Simon, braccio destro dell’imprenditore, ha spiegato su Twitter che sono in corso perquisizioni nell’abitazione di Lai e del figlio. Tra gli arrestati, ha aggiunto Simon, ci sarebbero anche altri membri del gruppo multimediale Next Digital.



 

 

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