Hong Kong, si scioglie Civil Human Rights Front, il gruppo di opposizione che ha organizzato numerose proteste nel “porto profumato“, a partire da quella, celebre, “degli ombrelli“. A riportare la notizie dell’autoscioglimento dell’associazione è il quotidiano South China Morning Post. Di fatto l’ennesima conferma che chi cerca di mettere i bastoni tra le ruote al governo di Pechino ha sempre più vita dura. Una fonte protetta da anonimato ha infatti confidato come la Cina “non risparmia sforzi per schiacciare i gruppi pro-opposizione anche se organizzano proteste pacifiche o sostengono la ripresa della sovranità di Hong Kong“. Emblematico il caso del più grande sindacato di insegnanti della città, che ha annunciato la chiusura. Sono gli effetti dell’introduzione della controversa legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino lo scorso anno all’ex colonia britannica.
HONG KONG, SI SCIOGLIE GRUPPO OPPOSIZIONE PROTESTA DEGLI OMBRELLI
In base al nuovo ordinamento è vietato e criminalizzato qualsiasi atto di secessione, sedizione e sovversione contro il governo della Repubblica Popolare Cinese. In ragione di questa legge lo scorso giugno è stato condannato il primo cittadino di Hongk Kong, il cameriere 24enne Tong Ying-kit, che nel luglio di un anno fa era stato arrestato dopo aver sventolato una bandiera con la scritta “Liberate Hong Kong, revolution of our times” e aver investito con la sua moto, ferendone alcuni, un gruppo di poliziotti durante una manifestazione. Lo scioglimento del Civil Human Rights Front, secondo quanto appreso dal quotidiano cinese, “non impedirà alla polizia di piombare su di esso“, a detta di una fonte che ha familiarità con il pensiero del governo centrale, deciso ad annullare ogni possibile fonte di preoccupazione per quella che definisce la “stabilità” di Hong Kong.