Pochi giorni alla Milano Design week dove pure sarà presentata con tutti gli onori la supercar cinese Hongqi S9, prodotta dalla Silk Faw, supersportiva di lusso, a motore ibrido, che avrà il compito di fare da “cavallo di Troia” della potenza asiatica nella Motorvollay italiana e di saggiare la concorrenza di Ferrari, Maserati e Lamborghini. Il colosso cinese Faw, che per questa nuova avventura si è unito con gli americani della Silk Ev, punta dunque alla rassegna meneghina per presentarsi al mondo delle supercar: obbiettivo aprire una nuova porta alla Cina in questo tipo di industria, dove l’Italia è simbolo d’eccellenza, e sviluppare una serie di veicoli sportivi ultra lusso, ad alte prestazioni e a nuova energia, per esportare nel mercato asiatico e in quali globali. Un’operazione davvero importante anche dal punto di vista economico, che pure avrà come culla proprio la motorvalley italiana e protagonisti, parecchi nomi di prestigio del settore, da designer Walter Da Silva, fino a diversi top manager come Felisa (ex ad Ferrari) e Fedeli (ex dt sempre della Ferrari).
ECCO LA HONGQ1 S9: I DETTAGLI DELLA SUPERCAR CINESE RIVALE DELLA FERRARI
Vista l’impotenza e l’importanza dell’operazione, davvero non vediamo l’ora che vengano alzati i veli sulla nuova Hongqi S9, supercar cinese che sarà punto di partenza della nuova avventura della Silk Faw nella motorvalley italiana. La vettura si annuncia come un modello di assoluta avanguardia: avrà un motore ibrido plug in (con ricarica a spina) da 1400 CV di potenza complessiva (sarà abbinato un motore termico V8 sovralimentato e tre propulsori elettrici) e raggiungerà una velocità massima di 400km/H (da 0 a 100 in 1.9 secondi) e costerà 1.5 milioni, Pure verrà presentata sul mercato solo all’inizio del 2023: dovremo dunque attendere ancora parecchio per ammirarla sulle strade, anche se probabilmente trovare ampio mercato solo in Asia. Da aggiungere che la vettura sarà poi prodotta in uno stabilimento a Gavassa, a venti minuti da Bologna: nell’impianto da 320mila mq, presenti oltre 1500m dipendenti, che oltre alla serie di supersportive ibride della Serie S, dovrebbero realizzare anche un suv e forsse un modello decappottabile, sempre in linea con la filosofia di sviluppo dell’azienda.